Una legge regionale urgente per dare una boccata d'ossigeno al Teatro Lirico: potrebbe servire per sbloccare 2,5 dei 10 milioni di prestito ed evitare pesanti ripercussioni su struttura e lavoratori. Obiettivo: evitare la cassa integrazione per i 300 dipendenti. E ulteriori problemi per l'indotto: altri 200 lavoratori. È quanto emerso ieri dai lavori della Commissione cultura in Consiglio regionale: erano presenti anche il sindaco e presidente della Fondazione Massimo Zedda e il Cda.
Ulteriori stanziamenti potrebbero arrivare a settembre con l'assestamento di bilancio. Ora gli uffici regionali sono al lavoro per capire se non ci sono ostacoli al via libera a quei 2,5 milioni di euro che consentirebbero al Teatro di vivere un'estate tranquilla in attesa di nuovi fondi. Zedda ha rimarcato che l'operazione risparmio è a buon punto e che parte dei vecchi debiti non ci sono più. Ma servono immediatamente forze fresche.
Polemici i sindacati che parlano di «gravissima situazione economico-gestionale in cui versa il Teatro» e chiedono un incontro urgente con la commissione.