Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il Comune aspetta i milioni del Cagliari

Fonte: La Nuova Sardegna
12 luglio 2013

 
IL CASO STADIO

«Pronti a una nuova convenzione ma prima va saldato il debito»




CAGLIARI Sant'Elia, uno stadio. Ma anche un'invocazione: i tifosi, ora che hanno rivisto i loro beniamini ad Assemini per il ritiro precampionato, pregano. È chiedono che il Cagliari, una volta tornato da Sappada, rimanga a casa. Ora come ora, per come sono messe, le cose, sembrerebbe necessario un miracolo: lavori ancora non iniziati a Sant'Elia e invece in corso (ma solo per lo smontaggio) a Is Arenas. Ma qualcosa si è mosso. Innanzitutto è stato risolto il problema dei vecchi debiti del Cagliari nei confronti del Comune. La pace è stata sancita anche dal Tribunale di Milano: anche formalmente il club rossoblù rinuncia ad opporsi alla richiesta dell'amministrazione dei vecchi canoni annuali. Una battaglia che aveva portato un anno fa anche al pignoramento sui proventi dei diritti Sky per 2,6 milioni. Guerra e pace, direbbe Tolstoj. Proprio dalle vicende del pignoramento era nata la guerra che aveva portato poi all'addio del Sant'Elia e alla fuga prima a Trieste e poi a Quartu. Poi la pace, un anno dopo. È fatta? Non ancora. Ora serve la convenzione. Ma prima occorre che le somme siano versate nelle casse del Comune. Lo spiega in una nota lo stesso Municipio: «Condizione, questa, che ci auguriamo avvenga prima possibile in modo da poter stipulare, una volta approvata dal consiglio comunale, la nuova convenzione con la società e poter così dare avvio a tutti gli atti successivi». La strada sembra in discesa: «Apprezziamo la volontà del Cagliari - spiega il Comune -. La squadra rossoblù deve tornare a giocare a casa». Stefano Ambu