Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

La voragine da 800 milioni la Procura indaga sui conti

Fonte: Sardegna Quotidiano
11 luglio 2013

ABBANOA SOTTO ACCUSA

 

L’INDAGINE Aperto un fascicolo per fare luce sui conti disastrati della società di gestione del servizio idrico a capitale pubblico Nella relazione del collegio dei sindaci rilevate molte anomalie n La procura di Cagliari ha formalmente aperto un’inchiesta sui conti di Abbanoa, il gestore del servizio idrico della Sardegna. Il fascicolo, al momento ancora di tipo conoscitivo e dunque senza ipotesi di reato, è stato affidato al pm Giangiacomo Pilia: spetterà quindi a lui cercare di capire se ci sono stati degli illeciti nella gestione del bilancio dell’azienda che – con i suoi quasi 1500 dipendenti - è una delle più importanti dell’Isola. L’attenzione degli inquirenti sembra comunque destinata a concentrarsi sul buco da circa 800 milioni di euro trovato nelle casse di via Is Cornalias e sui tanti rilievi mossi dal collegio dei sindaci che, proprio nelle scorse settimane, aveva duramente censurato la gestione delle risorse economiche dell’ente. Nella relazione agli azionisti, i sindaci – organo di controllo interno della società – hanno denunciato lo stato di confusione che regna sui conti, sottolineando una «navigazione a vista che potrebbe provocare danni potenziali ad Abbanoa», oltre ad evidenziare quelle che sono state definite delle “anomalie”. Tra queste figura il duramente criticato, impiego dei contributi regionali, destinati alle infrastrutture, per coprire le spese correnti. Ed è per questo che appare verosimile che – dopo aver acquisito la documentazione necessaria – chi indaga possa soffermarsi anche sulla destinazione e le modalità d'impiego dei finanziamenti pubblici ricevuti dal gestore idrico.

E se è vero che durante l’assemblea degli azionisti di fine maggio, è stato evidenziato che Abbanoa è in crisi perché nel 2005, anno di costituzione, è stata caricata dai debiti delle precedenti e frantumate gestioni, senza però essere mai capitalizzata, è anche vero che nel bilancio – come ha invece rilevato sempre il collegio dei sindaci – sareb - bero indicati circa 400 milioni di euro di crediti. Una cifra ottenuta però, prendendo in considerazione anche crediti ormai inesigibili o troppo lontani nel tempo per essere riscossi. Il tutto inserito in un quadro di difficile reperimento o lettura dei dati, che rende ardua l’impresa delle verifiche e dei controlli, reso più fosco da una gestione affidata a un sistema informatico, giudicato inadeguato. Ma i problemi sembrano destinati a moltiplicarsi: sui tavoli della procura continuano ad arrivare anche esposti di associazioni e consumatori esasperati dalle richieste o pretese della società, a totale capitale pubblico, nata dalla fusione dei tanti enti che prima si occupavano di far arrivare l’acqua nelle case dei sardi.

Così mentre il gestore idrico –che controlla oltre 700mila utenze - sembra, almeno dalla relazione, avviato inesorabilmente alla deriva, è stato deciso che sarà un advisor, un consulente esterno, a “controllare se i controllori hanno controllato” bene. Ossia a valutare se è corretto quanto censurato dai sindaci. La risposta dovrebbe arrivare entro i prossimi quattro mesi ma intanto si è mossa la Procura, che adesso passerà al setaccio i conti soppesando entrate e uscite. Che Abbanoa non navigasse in buone acque si sa da tempo: alle difficoltà legate alla questione ricapitalizzazione, si erano aggiunti altri campanelli d’al - larme. Lo scorso novembre i lavoratori dell’Enas, ente acque della Sardegna, che tra le altre cose si occupa della manutenzione degli impianti, avevano denunciato di essere in crisi a causa dei crediti e che solo Abbanoa doveva all’ente circa 48 milioni di euro. Mentre la Masnata Chimici , che fornisce il cloro per la potabilizzazione delle acque ha chiesto alla società di saldare quasi 5 milioni di fatture arretrate. Maddalena Brunetti CONTROLLI SUI CONTATORI E 25MILA UTENTI FANTASMA Venticinquemila utenze fantasma, utenti attaccati alla rete che non risultavano nei registri di Abbanoa. È della settimana scorsa il bilancio sui “furbetti dell’acqua”. Numeri impressionanti che, se fanno emergere storture attuali, dicono pure che in passato la gestione del sistema idrico è stata molto, ma molto allegra.