Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Cagliari verso Sant’Elia: «Ma chiarezza su spese e lavori»

Fonte: Sardegna Quotidiano
10 luglio 2013

Il patto

PALAZZO BACAREDDA I consiglieri sono fiduciosi per la nuova trattativa con la società, ma chiedono che nella convenzione siano definiti nel modo migliore i rispettivi compiti e doveri n Il Consiglio comunale è pronto ad accogliere il Cagliari al Sant’Elia, ma i rapporti devono essere messi in chiaro da subito. Tutti a palazzo Bacaredda sembrano soddisfatti della trattativa in corso tra Comune e società, con la sensazione diffusa che sia “la volta buona”. Ma, visti i precedenti rimpalli di responsabilità, la richiesta che arriva dai banchi del Consiglio è che la nuova convenzione per legare il Cagliari al Sant’Elia prevede in modo chiaro i rispettivi compiti e competenze.

Una volta saldato il debito, ci saranno da definire solo i dettagli del ritorno dei rossoblù nella loro casa. La convenzione dovrà essere approvata dalla Giunta per poi passare al vaglio del Consiglio comunale. «Con noi troverà un’autostrada spianata - assicura il capogruppo Pdl Giuseppe Farris - non credo ci sia da richiedere particolari garanzie perché nella convenzione ci sono tutti gli strumenti per renderla solida per entrambe le parti». Il leader dell’opposizione sottolinea l’importanza della presenza del Cagliari al Sant’Elia. «Per l’a m m i n istrazione comunale, il Sant’Elia senza il Cagliari è un onere, quell’impianto assume valore solo se gioca il Cagliari - spiega Farris - lo stadio è un caso unico perché si tratta di un’opera pubblica con un’att ività privatistica che ha però rilevanza sociale, quindi pubblica». Dopo fuge, cause e ricorsi tutti sembrano credere che il lieto fine sia vicino. «Il Comune si sta confrontando con interlocutori credibili, e non solo col vulcanico presidente, e devo dire che ci conforta - commenta il capogruppo del Pd Davide Carta - ma è fondamentale che nella convenzione sia definita ogni competenza per quanto riguarda le manutenzioni e che ci sia un regolare registro con verifiche da entrambe le parti sul rispetto degli accordi, per evitare problemi sorti in passato».

Quando il Cagliari ha abbandonato il Sant’Elia erano in corso i lavori del Comune per sistemare le vie di esodo sotto i vecchi settori che, in base alla precedente convenzione sarebbero dovute essere sottomposte a manutenzione ordinaria da parte della società, mentre il Comune avrebbe avuto altri compiti. per non generare altri equivoci i consiglieri comunali chiedono chiarezza fin da subito. «Il saldo del debito pregresso era il primo passo obbligato, e non era una scelta dell’amministrazione ma un obbligo - sostiene Sebastiano Dessì di Sel - l’altro passo cruciale, per la convenzione, è quello di precisare nel dettaglio a chi spetterà la manutenzione ordinaria. Ma il dialogo che si è instaurato tra la società e il Comune è un aspetto molto positivo ». Sui crediti si sofferma anche Nando Secchi. «Dopo i disastri passati è positivo che la società abbia capito che i crediti che vanta il Comune sono un obbligo di legge - aggiunge il consigliere Idv - ora si pensa alla convenzione temporanea, ma credo che il Cagliari abbia tutto l’interesse a presentare al più presto un progetto definitivo per il project financing. Perché c’è da trovare subito una soluzione per questo campionato, ma c’è da valutare al più presto i progetti per il futuro » . Dai banchi dei Riformatori arriva una voce fuori dal coro. «Basta con le soluzioni tampone con i soldi dei contribuenti, giocare in quelle condizioni non va bene neanche per i tifosi - sostiene Alessio Mereu - spendere 600mila euro per giocare lì? Soldi buttati, perché nessuno ha la certezza che arriverà l’agibilità. Ristrutturare il Sant’Elia non servirebbe a niente, non serve buttare milioni di euro per qualche partita, bisogna pensare subito a una soluzione definitiva per il futuro. I contribuenti, per di più in un momento difficile come questo, non possono accettare altri sprechi di denaro». Marcello Zasso marcello. zasso@ sardegnaquotidiano