Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Patto di stabilità Zedda rilancia: fateci spendere

Fonte: L'Unione Sarda
10 luglio 2013


Consiglio comunale
 

Vedi la foto
I trasferimenti statali hanno fatto una brusca inversione a U: se nel 2008 da Roma arrivavano più di 52 milioni di euro, nel 2013 il conto si è azzerato. «Siamo ormai arrivati all'autonomia finanziaria», ha detto ieri il sindaco Massimo Zedda presentando in Consiglio il Bilancio di previsione. «Anzi: nel corso dei prossimi anni il nostro Municipio dovrà contribuire al Fondo di solidarietà comunale, da cui prima noi ottenevamo risorse». Tagli, tagli e ancora tagli, insomma. In un ora e mezza di intervento, il sindaco si è soffermato sul Patto di stabilità da cambiare: «I Comuni che possono spendere devono poterlo fare».
Poi il primo cittadino ha elencato gli interventi previsti dal piano triennale delle opere pubbliche. Tra questi, i più importanti riguarderanno «i cantieri di manutenzione straordinaria degli alloggi di edilizia popolare. In alcuni casi dovremo ospitare gli inquilini in altri complessi, per portare a termine un intervento radicale». E ancora: le Politiche sociali verranno alimentate con un fondo di 52 milioni di euro, all'Ambiente andranno 50 milioni, alla Cultura 8. Dalla Tares il Comune prevede di incassare 44 milioni di euro.
In apertura di seduta sono state discusse interrogazioni e mozioni. Sebastiano Dessì (Sel) ha chiesto a che punto sia il progetto di «autorizzazione all'ingresso nelle Ztl» tramite sms, che «a distanza di un anno non è stato ancora attivato». L'assessore Mauro Coni ha spiegato che gli uffici stanno incontrando difficoltà nella programmazione del servizio. Stefano Schirru (Pdl) ha chiesto conto del “Centro Mannazzu” del Quartiere europeo. «La struttura è abbandonata», mentre sarebbe dovuta diventare un polo per «insegnare ai diversamente abili come vivere su una carrozzina». (m.r.)