Allarme alle 14: i vigili del fuoco hanno faticato per domare il rogo
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Fuoco e paura ieri pomeriggio in via San Paolo, dove fiamme alte dieci metri sono arrivate a lambire le palazzine degli ex ferrovieri. Settanta famiglie si sono catapultate in strada terrorizzate per spostare in fretta e furia le macchine parcheggiate e tentare di arginare l'incendio con secchiate d'acqua prima del provvidenziale intervento dei vigili del fuoco.
L'allarme è scattato alle 14. Un gigantesco rogo (la colonna di fumo si scorgeva da diversi chilometri di distanza) è divampato in una vasta area incolta tra le case e i vecchi binari delle ferrovie dove vivono alcuni senzatetto, a breve distanza da un deposito di carburante. Un fumo acre, denso e nero, ha invaso gli appartamenti e i cortili scatenando il panico. Diversi anziani si sono sentiti male.
I vigili del fuoco sono giunti in via San Paolo in men che non si dica, con tre mezzi. Ma inizialmente non riuscivano a raggiungere il terreno in fiamme per la presenza di un cancello chiuso a chiave. Risolto il problema, gli uomini in rosso si sono divisi in gruppi per intervenire su più fronti. Non solo all'esterno ma anche all'interno. Nel frattempo, però, le fiamme hanno oltrepassato il muro di cinta, arrivando a minacciare finestre e balconi. Incuranti dei rischi (aria irrespirabile e temperatura elevatissima) numerosi residenti si sono gettati tra le fiamme con secchi e scope nel disperato tentativo di salvare le case. È saltato fuori anche un estintore, ma è risultato scarico.
I vigili del fuoco hanno faticato a lungo per riuscire a domare l'incendio. Complice il vento e la presenza di cumuli di sterpaglie secche, i roghi continuavano ad accendersi circondando i pompieri. Alla fine l'incendio è stato spento, ma c'è voluta quasi un'ora: «Meno male che sono arrivati subito», ha commentato ancora scosso, Mario Fois, 64 anni, «c'era fumo dappertutto, ho tratto in salvo i miei gatti che stavano in balcone e mi sono chiuso in casa». Aura Marini, 60 anni racconta: «In 25 anni che vivo qui non si era mai verificata un'emergenza del genere, abbiamo avuto una gran paura». «Pensavo che qualcuno stesse arrostendo, dato che era ora di pranzo», spiega Francesca Murtas, 36 anni, «poi ho guardato fuori dalla finestra e ho visto le fiamme. È stato orribile».
Paolo Loche