Rassegna Stampa

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Vigili senza divise, il rebus delle pistole: la vera storia della protesta

Fonte: web Castedduonline.it
9 luglio 2013

I retroscena dell'agitazione a Cagliari

 



di   Marcello Polastri


 


Da più di un mese gli agenti della municipale girano a Cagliari indossando pettorine colorate al posto dell'uniforme.

Hanno un bel colore: è più forte della luce estiva che batte sulla città del sole.

Giallo fluorescente è un colore che colpisce. Fin qui nulla di strano. Però, se intervistati, gli agenti della municipale non sono propensi a parlare.

Non rilasciano "interviste ufficiali" e al massimo dicono un timido si per fotografare il retro della loro pettorina con la scritta: Polizia municipale.

Ma una notizia è certa: la loro divisa, quella ufficiale, ha ceduto il posto alle pettorine. Stranamente.

Anche noi automobilisti indossiamo le pettorine nei momenti di difficoltà: per farci notare lungo le strada appunto, in caso di incidente, prassi riconosciuta dal codice della strada.

Ed anche i vigili tramite le pettorine si notano: saranno in difficoltà?

Loro, lontani dai riflettori, sanno bene che a notarli per strada siamo noi automobilisti, sono tutti i cittadini Cagliaritani che dai vigili, in tema di buone norme comportamentali, dovrebbero trarre esempio. Perchè i vigili dovrebbero dar l'esempio. E' una questione importante. Ma, alla faccia dell'immagine della rappresentanza della città, i vigili sono oggi vigili a metà!

Ricordate ad esempio il vigile vestito da testa a piedi, che stazionava davanti al palazzo comunale? Quello con i guanti bianchi, che i miei compagni di scuola, assai discoli, chiamavano "Calimero" per via del cappello che indossava?

Quell'agente che presidiava il Palazzo comunale, ad esempio in occasione delle riunioni del Consiglio comunale, incuteva un po timore per la sua serietà, per il rigore ostentato nella "divisa d'ordinanza". Ed ora la pettorina. Ma saranno incidentate le divise della municipale?

Ops. Alt. Stop... eccolo spuntare, davanti al palazzo comunale, un agente. Ci parla delle divise e sentite sentite, ci racconta una storia: "un tempo esisteva l'indennità della massa vestiaria poi abrogata sul finire degli anni '80. Da allora i vigili usufruirono di un rimborso spese forfettario nella busta paga, soggetto alle trattenute di Legge: circa 600 euro l'anno".

Dunque andiamo nel cuore di questa storia. Nel luglio 2012 per i vigili cagliaritani arriva una notizia non certo positiva, ma neppure negativa: i soldi scarseggiano e il Comune di Cagliari riserva loro appena 400 euro "puliti" l'anno.

Siglarono quell'accordo forfettario con l'ex sindaco Mariano Delogu e - racconta il nostro vigile - "il Comune, a quei tempi, riconosceva agli agenti le spese per il lavaggio, la manutenzione e il deposito delle divise. Divise che, si badi, laveremo volentieri a casa nostra se fosse possibile, ma le stoffe particolari, resistenti agli agenti atmosferici e alla lunga esposizione allo smog, impone di conseguenza di lavarle e di conservarle in un ambiente sterile".

Insomma non è una questione di soli soldi, ma anche di prassi da seguire. Il lavaggio delle divise costa, soprattutto se effettuato in lavanderia e rappresenta un costo aggiuntivo, per ciascun agente, la dotazione dell'armadietto . Quello che ciascun vigile utilizza per conservare le divise, un po come accade per la pistola d'ordinanza, da custodire in una cassaforte.

I vigili sono anche tenuti ad avere - sempre nella loro casa - un luogo sicuro per conservarci dentro la pistola: "Alcuni non avendo la cassaforte, smontano in tre pezzi la pistola per conservarli in luoghi differenti, per non correre il rischio di far entrare l'arma in mani pericolose".

Ad oggi (è stato così per decenni), l'amministrazione comunale non si è dotata di un'armeria e neppure di un luogo per consentire ai vigili di indossare e di conservare le divise.

Isomma ai vigili servirebbe un luogo sicuro dentro l'ufficio anche per conservare l'arma di ordinanza e magari lasciarla al sicuro mentre fanno rientro per raggiungere la loro famiglia.

E auspicano la risoluzione del "problema divise" con la stipula di una possibile convenzione tra il Comune di Cagliari e una lavanderia.Ciò sarà possibile?

Diversamente continueremo a vedere a spasso vigili con le pettorine colorate e altri con le divise. Figli e figlie, le divise archiviate, di una crisi economica e forse identitaria, tra ruoli, funzioni e immagine di un Corpo che ha fatto storia. E già. Fine della storia.