Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Raid al cimitero, tombe danneggiate

Fonte: Sardegna Quotidiano
8 luglio 2013

Pirri

 

LA POLEMICA Ennesima incursione notturna nel camposanto: una banda di ragazzini devasta le sepolture, spacca le foto e ruba lettere dei nomi dei defunti. Loredana Lai: più controlli nStatue decapitate, foto delle tombe spaccate, lettere dei nomi dei defunti rubate per essere utilizzate chissà come. È successo un’altra volta: un gruppo di vandali, con tutta probabilità una banda di ragazzini, durante la notte tra giovedì e ieri è entrato all’interno del cimitero di Pirri è ha profanato le tombe. Ieri mattina vedove e parenti che hanno fatto visita ai cari estinti si sono trovati davanti la brutta sorpresa. Quando hanno appreso la notizia dua anziane signore sembravano averci fatto l’abitudine? «Ancora?», hanno risposto a chi ha comunicato l’ennesi - ma incursione notturna tra loculi e pioppi. Perché il cimitero pirrese sembra meta privilegiata per una cricca di balordi che, spesso dopo la mezzanotte, decidono di scavalcare la recinzione e trascorrere le ore nel camposanto. dai loculi più alti e dalle tombe più datate asportano i continuazione lettere e numeri. Quello più gettonato: il 6. Ne bastano tre per ottenere il numero di Satana. Chissà quale brivido provano a fare scemenze del genere. Di certo fanno andare su tutte le furie i visitatori del camposanto, che ogni volta che varcano il portone temono di trovare la tomba sfregiata. fa da portavoce delle lamentele Loredana Lai, consigliera Pdl nell’assemblea della municipalità: «Adesso basta», sbotta, «è l’ennesima volta che questi ragazzini entrano nel cimitero e devastano tutto. Chiediamo al Comune che venga installata almeno una telecamera, per cercare di individuare gli autori del raid. Si dice facciano delle specie di messe nere. E sarebbe necessario anche spostare quel palo». Indica il punto da cui è più facile entrare quando i cancelli sono chiusi: un palo della luce a ridosso del muro, due colpi di reni e il gioco e fatto. ;a c’è anche un albero, sull’altro lato, che rende tutto più facile: «Lì la parete»; dice la Lai, «è consumata, tante sono le volte che hanno scavalcato».