Rassegna Stampa

web cagliaripad.it

Viabilità sostenibile: ok le piste ciclabili, ma poi la bici dove la metto?

Fonte: web cagliaripad.it
8 luglio 2013


L'opinione
 

 


5 Luglio 2013 ore 14:02

Una piccola, ma molto interessante, proposta ‘a costo zero’ da parte di un lettore: “Zedda firmi le autorizzazioni per parcheggiare le due ruote nei luoghi di uso comune dei condomini”


 

Si parla tanto di viabilità sostenibile: ok le piste ciclabili, che negli ultimi anni sono state create in diverse vie di Cagliari. Ma poi, una volta arrivati a destinazione in sella al proprio mezzo o una volta tornati a casa, la bici dove la si parcheggia?

Non tutti i condomini permettono di lasciare la due ruote negli spazi comuni. Ecco allora una piccola, ma molto interessante, proposta ‘a costo zero’ inviata, alla mail di redazione (redazione@cagliaripad.it), da un nostro lettore:

“Spendere ingenti risorse in piste ciclabili non serve a niente se non si mettono in condizione i cittadini di poter parcheggiare la bicicletta presso gli spazi condominiali e nei vari punti della città in spazi custoditi.

Nel dibattito politico-amministrativo è molto presente il tema della viabilità sostenibile, e ingenti investimenti sono stati finalizzati alla creazione di piste ciclabili. Ma resta un problema di fondo: se vogliamo che i cittadini possano usare maggiormente la bicicletta occorre che abbiano gli spazi dove poterla custodire.

La gran parte dei condomini di Cagliari vieta il parcheggio delle bici negli spazi comuni e questo è un disincentivo enorme all’uso di tale mezzo. Parcheggiare la bici per strada di notte e anche di giorno è certezza furto! Questo in pratica significa che tanti nostri concittadini che potrebbero e vorrebbero utilizzare questo mezzo di trasporto per ovvi motivi non lo fanno!

Ho potuto verificare che il Comune di Milano, nell’art. 51 del  Regolamento Edilizio, prevede che «In tutti i cortili esistenti o di nuova edificazione, deve essere consentito il deposito delle biciclette di chi abita o lavora nei numeri civici collegati al cortile».

Questo invece quanto previsto dal Comune di Torino: All'art. 82 punto 4, del vigente Regolamento d'Igiene è scritto che: "In tutti i cortili esistenti, o di nuova edificazione, deve essere consentito il deposito delle biciclette di chi abita o lavora nei numeri civici collegati al cortile".

Trattandosi di un obbligo di fonte comunale che concerne diritti d'uso di parti comuni supera le norme contrarie che fossero contenute nei regolamenti condominiali.  Tale interpretazione è suffragata dalla sentenza della Corte d’Appello di Milano 6 febbraio 2008, n. 666, che ha stabilito che il divieto previsto dal regolamento di condominio è valido in assenza di norme comunali che impongono la possibilità di parcheggiare biciclette negli spazi comuni dei condomini esistenti. Sarebbe utile, quindi, che il Comune di Cagliari, ma anche altre amministrazioni dell’Isola, adeguassero i loro regolamenti facendo proprio quanto già in vigore in importanti città come Milano e Torino.

Si tratterebbe di un provvedimento a costo zero che però avrebbe un impatto molto utile nello sviluppare e incentivare l’uso della bicicletta e fare in modo che gli investimenti nelle piste ciclabili abbiano una utilità effettiva e non rimangano vuoti canali di comunicazione. Il solo sviluppo dei punti di bike-sharing non è sufficiente, e va accompagnato da misure che agevolino l’uso della propria bici, quindi “SI” al parcheggio della bici di coloro che ci vivono, lavorano e studiano,  nei luoghi di uso comune dei condomini con norma di fonte comunale che superi i regolamenti condominiali contrari, “SI”, compatibilmente ai costi di gestione, alla creazione punti di bike-parking custoditi in vari punti della città (magari in coincidenza dei punti di bike-sharing).

Giuseppe Carboni

Cittadino residente a Cagliari