Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Marina Piccola, le transenne dimenticate

Fonte: L'Unione Sarda
8 luglio 2013


Da cinque anni nessun intervento per la messa in sicurezza dei moli
 

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Guide di ferro arrugginite che arrivano fino al mare, spigoli di legno taglienti e due basi di cemento larghe almeno cinque metri che con l'acqua diventano pericolosamente scivolose. Quelle discese a mare realizzate per consentire alle imbarcazioni l'ingresso in acqua, sono state per anni una trappola per i bagnanti. Soprattutto per i bambini che approfittavano di quegli scivoli per esibirsi in divertenti quanto pericolosi giochi. Così, a Marina Piccola, a pochi metri dall'ingresso della passeggiata, durante l'estate, fino al 2008, si assisteva a un via vai di ambulanze. «Ne arrivavano almeno quattro o cinque ogni giorno», ricordano alcuni frequentatori di quel tratto di mare. «Soccorrevano bambini e anziani, feriti alla testa, dopo essere cascati malamente su quegli scivoli-trappola». Erano tanti quegli incidenti, troppi. Così il Comune decise di “sigillare” l'area, rendendola inaccessibile con alcune transenne, in attesa che la Regione, nelle cui competenze rientra la zona, intervenisse per eliminare ogni situazione di pericolo. Da allora sono passati cinque anni, le transenne sono ancora lì e gli scivoli continuano a essere una forte tentazione per i giochi di molti bambini. «Se avessi 50 centesimi di euro per ogni volta che metto in guardia i bambini sulla pericolosità di questi scivoli, oggi sarei milionario», sottolinea Roberto Secci, da 20 anni frequentatore di quel tratto di mare. Dalla Motomar, la società che ha in gestione Marina Piccola, fanno sapere di «non poter intervenire perché si tratta di un'area di competenza della Regione». Dall'assessorato regionale all'Urbanistica assicurano che «il problema verrà affrontato e risolto definitivamente». (ma. mad.)