Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

L’assessore: «Arriva l’anagrafe della fragilità»

Fonte: La Nuova Sardegna
5 luglio 2013

POLITICHE SOCIALI 
 

 
Sono 37mila gli anziani over 65, un convegno Cgil sul che fare a favore della terza età 
 
 
 
 
 



CAGLIARI Trentasettemila (e ventiquattro) over sessantacinque secondo l'ultimo censimento. E altri 10.761, compresi nella fascia tra i sessanta e i sessantaquattro, in arrivo nei prossimi anni. Una città che invecchia (i quartieri più anziani sono Cep, Monte Mixi, Fonsarda e Sant'Alenixedda) e che deve tenere conto dell'età che avanza. Anche per questo un buon pezzo dei 50 milioni stanziati nell'ultimo bilancio per le politiche sociali sarà riservato agli anziani. Con servizi che dovranno essere sempre più estesi, ma che dovranno puntare anche sulla qualità. Sono stati gli argomenti chiave di "Vivere a Cagliari: la città e gli anziani” iniziativa organizzata dallo Spi Cgil provinciale ieri a Monte Claro. Anagrafe della fragilità in arrivo. Che cosa è? Ne ha parlato Lidia Roversi, segretaria lega spi di Cagliari: «Un monitoraggio socio sanitario attento- ha detto- per prevenire situazioni a rischio per gli ultrasettantacinquenni senza una rete di sostegno familiare». Come dire: non perderli mai di vista. Susanna Orrù, assessore alle Politiche sociali, lo ha garantito: «L'anagrafe della fragilità- ha detto- sta arrivando: stiamo andando in questa direzione anche nel programma Estate solidale. Ma dobbiamo pensare agli anziani come risorse e come persone con un bagaglio di conoscenze ed esperienze che non va in pensione. Stiamo parlando di cagliaritani, sempre più numerosi, che hanno tanto da dare e da fare per la cittá. La Consulta degli anziani che stiamo riattivando ha anche questo obiettivo: rafforzare la loro partecipazione. Anche attraverso il loro apporto la città può crescere». Più in generale Roversi ha poi spiegato che è «necessario innovare e potenziare il sistema locale dei servizi alla persona con una integrazione reale tra i servizi comunali e sanitari puntando sul potenziamento di quelli domiciliari che consentano la permanenza nel proprio ambiente di vita». Il segretario cittadino della Cgil Nicola Marongiu ha chiesto un consolidamento della partecipazione con gli stessi protagonisti sui temi della terza età. E ha parlato anche di lavoro per i giovani. Senza andare fuori tema: «Si è ribaltata la situazione- ha detto- prima erano figli e nipoti a dare una mano ai genitori e nonni. Ora, anche in concomitanza con la crisi, le pensioni diventano aiuto o sostentamento per le nuove generazioni. Ecco perché Cagliari può aiutare i suoi anziani aiutando i giovani: la città ha potenzialità, occasioni e risorse che devono essere sfruttate meglio per garantire sviluppo e occupazione». Stefano Ambu