Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Piazza Nazzari, il cuore della musica sotto le stelle

Fonte: La Nuova Sardegna
5 luglio 2013

CULTURA »NUOVI SPAZI IN CITTÀ 
 
Inaugurata con il Jazz Expò a fine mese, avrà duemila posti a sedere e servizi Per il sindaco Zedda diventerà la location definitiva per queste manifestazioni 
 

 
Massimo Palmas: «Dal 2014 rassegna ai primi di ottobre» 
 
 
 
Massimo Zedda Questo spazio sarà la nuova casa di manifestazioni come il Jazz Expò. Dopo anni creeremo le premesse per un vero polo della musica
Sergio Milia La città avrà presto anche altri luoghi, come i locali ex Manifattura Tabacchi per ampliare ed estendere l’offerta culturale
 
 



CAGLIARI. Con il prezioso e insostituibile contributo degli sponsor privati, tra tutti Greentech energy system, Sky (che trasmetterà qualchw serata su Sky Arte) e Terna, la rassegna ideata e realizzata dall’associazione Jazz in Sardegna prima ancora di mettere in scena l’edizione di quest’anno punta già al 2014: quando tutti i lavori riguardanti le aree minori del Parco della Musica saranno completati e si potrà contare su una offerta di spazi ideale per concerti, e soprattutto attività espositive. Come anticipato dalla stesso Palmas, la prossima edizione si terrà, sempre nello stesso spazio, dal 7 al 12 ottobre del 2014. Per allungare la stagione degli eventi estivi e per sfruttare sino in fondo, dopo anni di polemiche per alcuni ritardi, un sistema costato oltre 20 milioni di euro.
di Giuseppe Centore wCAGLIARI Era una delle tante piazze incompiute, quando si pensava che sarebbe rimasta un parcehggio polveroso per chissà quanto tempo. E invece piazza Amedeo Nazzari, alle spalle del Teatro Lirico, diventerà la naturale quinta per concerti, spettacoli e rassegne. A cominciare da fine mese, quando ospiterà l’European Jazz Expo. Ieri nel corso della presentazione dell’evento, l’attenzione di organizzatori e istituzioni, erano presenti infatti il sindaco di Cagliari Zedda e l’assessore regionale alla pubblica istruzione Milia, oltre al patron storico della rassegna, Massimo Palmas, era tutta rivolta alla location dell’iniziativa. «Abbiamo avuto la fortuna di inaugurare questo spazio – ha detto Palmas – con uno dei cartelloni migliori degli ultimi anni. Siamo particolarmente felici – ha aggiunto – di poter usare una location con pochi eguali in Europa, cuore di una zona che nelle intenzioni della amministrazione comunale e della Regione dovrà essere il centro delle attività musicali e artistiche della città». Con la piazza di fatto si inaugura anche il Parco della Musica, un intervento pensato dalla amministrazione Floris, ma completato dalla successiva (come accade normalmente per gli importanti lavori pubblici) per dare vita a un polo culturalmusicale con pochi eguali nel nostro paese. «Gli spazi in città ci sono – ha detto Milia – e presto ve ne saranno altri, che useremo per attività complementari, come alcuni ricavati dalla Manifattura Tabacchi».

Soddisfatto anche il sidnaco Zedda che parla della piazza come «la casa stabile per il Jazz Expò. Senza allargarci troppo, il nostro modello è riprodurre in sedicesimo il Parco della Musica di Roma. Per queste ragioni il vecchio Cima ospiterà incubatori di imprese legati alle attività artistiche e musicali, in stretta collaborazione con il Teatro Lirico. Teatro e Conservatorio sono i naturali punti fermi di questo polo culturale e quando i diversi spazi all’aperto e al chiuso saranno disponibili si potranno attivare sinergie positive, difficilmente reperibili altrove». Il sindaco ha fatto cenno all’anfiteatro, non chiudendo la porta ad un uso culturale anche legato alla musica. «È d’obbligo una premessa: l’anfiteatro, per come è adesso è uno spazio da restaurare; quando le attività di recupero saranno completate, si potrà pensare di restituirlo alla città anche come luogo di spettacoli, ma sia ben chiaro, in modi, forme e con caratteristiche del tutto differenti rispetto al passato». Entro ottobre 2014, data della prossima edizione dell’Expò, la città dovrebbe disporre di tre spazi al chiuso complementari: oltre al Teatro Lirico, e al Conservatorio sarà fruibile anche il Lirico ridotto. A cui si potranno aggiungere anche gli spazi all’aperto di Monte Claro. «Uno spazio prezioso, perchè più agile e meno impegnativo rispetto al “maggiore” e più adatto a spettacoli e rappresentazioni sperimentali, con un pubblico minore. La città – ha concluso Zedda può produrre cultura, musicale e artistica, con progetti e qualità non inferiori ai grandi centri della penisola». Il tempo dirà se dopo questo impegno finanziario e progettuale arriveranno i risultati e i tanto attesi turisti.