STUDI APERTI
di Carlotta Comparetti wCAGLIARI Pittura, fotografia e arti visive saranno al centro della manifestazione “Studi Aperti Cagliari”, che prenderà vita, per il secondo anno consecutivo, da venerdì a domenica tra le vie di Castello. Come suggerisce il nome, ben 14 tra studi d'arte, gallerie e laboratori artigiani terranno aperto dalle 17 e fino a notte fonda, invitando I visitatori ad osservare gli artisti all'opera, conoscere il loro mestiere da vicino, scoprirne le manualità che che pure, spesso, non raggiungono adeguata visibilità e valorizzazione.Sotto la direzione artistica del giovane pittore cagliaritano Davide Siddi e del collega e amico Stefano Ferrando, fotografo, la manifestazione vuole portare l'attenzione sulle arti custodite tra le mura di uno dei rioni simbolo di Cagliari antica, coinvolgendone i protagonisti e facilitando la creazione di reti collaborative e di sinergie. «Abbiamo cercato di mettere insieme ciò che Castello ha da offrire attraverso un evento d’arte. E l’arte, che è un motore fortissimo, ha messo in moto tutto il resto», commentano gli organizzatori. Le tre giornate sono state pensate come un percorso artistico diffuso all'interno del quartiere, tutto da passeggiare in un'atmosfera leggera e informale. La manifestazione ospiterà due mostre collettive: una di pittura (alla galleria d'arte Spazio 61) e una mostra fotografca nello studio di architettura Tramas, rendendo fruibili al pubblico le opere di autori come Mariano Chelo, Alma' Ch, Marco Picci, Lorenzo Stea, Luciana Piga, Mauro Piredda, e I lavori fotografici di professionisti del calibro di Marco Calabrese e Maurizio Agelli. Durante ciascuna giornata di “Studi Aperti Cagliari”, inoltre, un ospite illustre del mondo dell'arte esporrà il proprio lavoro in un incontro col pubblico. Nell'ordine, interverranno Antonello Cuccu (per la casa editrice Ilisso), Gianluca Vassallo, fotografo attivo tra la Sardegna e New York, e Valeria Pesce, pittrice e grafica che si divide tra Cagliari e Barcellona. In linea col senso primo di questa manifestazione che, spiegano gli organizzatori «è quello della relazione, anzitutto umana, tra artisti e pubblico», la seconda edizione ha bandito un concorso fotografico attraverso il social network Instagram, invitando i visitatori a catturare le immagini della manifestazione – persone, oggetti, luoghi, situazioni – e condividerli siglando ogni fotografia con l'hashtag #studiaperticagliari. I migliori scatti entreranno in un catalogo digitale dell'evento, e poi esposti in mostra nella sede dell'Accademia di Pittura Figurativa, in via Bastione Santa Caterina. Mentre in altre città italiane come Roma e Napoli la manifestazione si svolge con regolarità già da parecchio tempo, organizzare la rassegna a Cagliari per il secondo anno consecutivo è una bella soddisfazione, aggiunge Davide Siddi: «La cosa più piacevole è la risposta delle persone che di volta in volta abbiamo invitato a darci una mano».