No all'Udc
di
Federica Lai
Giovedì 04 Luglio 2013 | 02:30
Lo stadio Sant’Elia aperto al pubblico per un giorno. Il Consiglio comunale boccia la proposta del consigliere Gianni Chessa, Udc. “Non si tratta di un monumento da mostrare come se fossimo a Monumenti Aperti – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Luisa Anna Marras, durante la discussione della mozione in Consiglio comunale – Per una iniziativa del genere servono delle valutazioni tecniche, occorre valutarne la fattibilità. Ma mi chiedo a cosa possa servire”.
“Non si tratta di una richiesta provocatoria – ha precisato il consigliere Gianni Chessa – ma di una proposta di democrazia partecipata. Che possa aiutare l’amministrazione a prendere una decisione definitiva sulla struttura sportiva: demolirla o ristrutturarla? Si potrebbe aprire di domenica magari, e poi tramite un sondaggio chiedere ai cagliaritani cosa ne pensano”. Della stessa opinione Anselmo Piras, Pdl. “Parlate tanto di gestione partecipata, quale occasione migliore che organizzare un tour e permettere poi ai cagliaritani di esprimersi su un tema così importante e sentito?”.
Bocciato anche l’ordine del giorno di Idv per arginare il fenomeno della dipendenza da gioco d’azzardo. “In un’aula desolatamente vuota (tra sorrisini e ilarità di qualcuno dei presenti) – ha detto Ferdinando Secchi, Idv - è mancato il numero legale: si è deciso cioè di ignorare che a Cagliari il 26 per cento dei cittadini è a rischio di "dipendenza patologica da gioco d'azzardo" e che di questi alcuni hanno dichiarato pensieri suicidi. Forse per molti miei colleghi era meglio fare un dispetto alla maggioranza, che non riflettere e apprendere che questo tipo di dipendenza rappresenta una problematica che può sconvolgere la vita di una persona e del suo nucleo familiare e nel gioco, dal punto di vista comportamentale, è analoga a quella dovuta a sostanze stupefacenti, alcool compreso”.
Approvata invece la mozione presentata da Gennaro Fuoco, Fli, sulle misure di recupero evasione tributaria Trasu. E la mozione sugli appalti, presentata da Fabrizio Marcello, Pd, dove in sostanza si chiede una rivisitazione dei meccanismi di gestione delle gare, e l’attribuzione delle responsabilità e delle competenze. Tutto questo per ridurre i tempi di assegnazione degli appalti.