Rassegna Stampa

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Sant'Avendrace, i parcheggi "scoppiano": petizione di protesta al Comune

Fonte: web Castedduonline.it
3 luglio 2013

Via Monte Melagheto
 

di Marcello Polastri| Mercoledì 03 Luglio 2013 | 03:40

Parcheggi insufficienti a Cagliari? Non è una novità. Stavolta la protesta non riguarda, come di consueto, il centro storico, ma esplode nel quartiere Sant'Avendrace,  in via Monte Melagheto. Quanti risiedono in questa strada che rasenta le pendici del colle Tuvixeddu, sono  esasperati perché non riuscirebbero a parcheggiare la macchina sotto casa.
A loro dire sarebbe "un cambiamento forzato". La carenza di parcheggi in quest'angolo di città è legata al fatto che molti utenti, per raggiungere le attività commerciali e i ristoranti della zona (soprattutto nelle ore di punta), parcheggiano le auto in questa strada "soffiando", di conseguenza, i punti di sosta agli abitanti della zona.
Di contro, i cortili privati sottostanti i palazzi sarebbero insufficienti per gli abitanti del rione.
Evidente il malcontento che sfocia in una protesta ora riassunta, nero su bianco, in una raccolta di firme spedita all'Ufficio relazioni con il pubblico del Comune di Cagliari.
La recentissima polemica che ha come epicentro via Monte Melagheto, riguarda in effetti una strada parallela a viale Sant'Avendrace, ma secondaria, accessibile esclusivamente percorrendo in discesa via  via Montello.
Insomma via Monte Melagheto è un vicolo cieco e come tale è circondato da grandi palazzi, per l'esattezza dono otto e al loro interno sono presenti una ottantina di appartamenti. E i parcheggi?  Irrisori. A giudicare dalle aree di sosta  delimitate, ai margini della strada, da apposite strisce bianche. Parcheggi che, numericamente, potrebbero accogliere al massimo una cinquantina di auto.
Infatti c'è chi, rientrando a casa, è costretto ad attendere a bordo della propria utilitaria che un parcheggio si liberi oppure, armato di pazienza, gira a lungo nel tentativo di trovare un parcheggio accanto al proprio appartamento.
E c'è anche chi non ne può più di questa antipatica situazione e ha deciso di rivolgersi al Comune nel tentativo di trovare una soluzione, proponendo ad esempio la realizzazione di una apposita "zona di parcheggio riservata ai soli residenti". Una soluzione plausibile nel centro storico o nelle zone a traffico limitato, ma difficilmente realizzabile da queste parti.
Se la speranza e l'ultima a morire, l'ultima parola - in questo caso disperato - spetta all'amministrazione comunale. Che presto dirà la sua.