Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Nei rioni dello spaccio muri e panchine si riempiono di colori

Fonte: L'Unione Sarda
2 luglio 2013

Coinvolti Sant'Elia e San Michele

 


A Sant'Elia e a San Michele il riscatto sociale si raggiunge attraverso l'Educativa di strada. È questo il nome del progetto avviato un anno fa dal Comune per prevenire il disagio tra giovani dai 14 ai 21 anni.
«All'inizio c'era diffidenza, a Sant'Elia si era sparsa la voce che eravamo carabinieri in borghese. C'è voluto un po' di tempo per conquistare la fiducia». Il segreto per fare breccia? «Far capire che non eravamo lì per fare la spia ma per svolgere il nostro compito di educatori. Una volta che lo hanno capito, sono stati gli stessi ragazzi ad avvicinarsi, spontaneamente».
A raccontare la propria esperienza è Caterina Pisano, educatrice della cooperativa Promozione sociale. Insieme ad altri volontari, è entrata in punta di piedi nel quartiere per conoscere i suoi giovani e aiutarli a stare lontano dalla delinquenza. Missione compiuta. Infranta la barriera iniziale, i volontari hanno coinvolto in una serie di attività ricreative ben 280 ragazzi, affiancandoli giorno e notte. In alcuni casi sono stati gli stessi giovani a proporre iniziative finalizzate a riqualificare il borgo. La più significativa? Un'intera giornata dedicata alla street art con lo slogan “sporchiamoci le mani” che si è tradotta nella realizzazione di murales coloratissimi sulle grigie e tristi facciate dei famigerati palazzi Bodano e Gariazzo, noti alle cronache solo per fatti di droga.
Nell'ambito del progetto Educativa di strada, i volontari di un'altra cooperativa, Passaparola, hanno invaso il rione di San Michele a beneficio di altri 70 giovani. I laboratori hanno coinvolto anche genitori e nonni. Tante persone hanno approfittato dell'occasione per chiedere informazioni di ogni genere (come accedere ai consultori, come avviare un'impresa). Nelle piazze di San Michele è andato in scena anche il progetto “Pitturiamo insieme”, culminato nella trasformazione di 7 panchine in opere d'arte. Un successo. «A distanza di un anno possiamo dire che è stato fatto un ottimo lavoro», ha commentato l'assessore alle Politiche sociali, Susanna Orrù. D'accordo il presidente della commissione, Fabrizio Rodin. «Non si tratta di attività marginali, al contrario sono fondamentali perché servono a prevenire il disagio». Il progetto, finanziato con 50 mila euro, sarà dunque prorogato. ( p. l. )