Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Bilancio contro la crisi «La nuova Tares vero massacro»

Fonte: Sardegna Quotidiano
1 luglio 2013

Comune

 

MUNICIPIO Via libera in giunta ai conti di palazzo Bacaredda Contro la povertà 50 milioni per garantire i servizi, in crescita le richieste negli uffici. Tassa sui rifiuti, l’allarme del sindaco

Nei primi tre mesi del 2013 i cagliaritani che bussano alle porte del Comune per chiedere un aiuto economico sono aumentati del cinquanta per cento. Nuove categorie di poveri – se - parati e nuovi disoccupati – alle quali va aggiunta la miriade di realtà di disagio sociale già esistenti. Nel bilancio comunale (478 milioni totali, 60 già pronti per investimenti, con una disponibilità totale di 230) la spesa più cospicua è per i servizi di gestione (oltre 55 milioni), poi l’ambiente (50 milioni) e sempre 50 per le politiche sociali. «L’aumento del cinquanta per cento dei nuovi indigenti da inizio anno ci ha portato a dover effettuare un cambio di rotta. Oggi i nuovi poveri sono persone insospettabili, che sanno svolgere un lavoro: daremo i contributi chiedendo a chi li riceve di svolgere qualche lavoretto volontario in cambio », dice il sindaco Massimo Zedda, «come la semplice pulizia delle aiuole, per noi sarebbe anche un risparmio». LA

MACELLERIA DELLA TARES Resta il dubbio sulla Tares, la nuova tassa sui rifiuti ancora non quantificata dal governo nazionale. Il Comune farà pagare le prime rate calibrate sulla Tarsu, ma la stangata potrebbe arrivare a fine anno, con il conguaglio finale. «Noi sindaci non possiamo ridurci a fare gli esattori. Mi preoccupa, ad esempio, il calo di attenzione sulla Tares», ha detto Zedda sul futuro tributo statale, «così come è prevista dal governo, a dicembre, quando dovremo pagare anche il conguaglio Imu, sarà un massacro per i cittadini, le imprese e il mondo del commercio. È una patrimoniale ma mascherata: dovrebbe colpire i grandi patrimoni, i ricchi, questa invece andrà a colpire l’anziana signora in periferia» «SBLOCCHIAMO LA SPESA» I conti saranno approvati in consiglio prima della pausa estiva, nonostante le incertezze legate a decisioni ancora da prendere a Roma. «Dal governo nazionale si continuano a tagliare i trasferimenti agli enti locali e si danno ai Comuni due strade. Approvare i bilanci a settembre, quindi perdere un anno, oppure ricaricare i mancati trasferimenti statali con l’aumento delle aliquote sulle cittadine e sui cittadini. Noi ne scegliamo un’altra. Approviamo il bilancio in giunta e sblocchiamo la spesa». Carte alla mano: l’avanzo di amministrazione è di 70 milioni, le spese correnti toccano quota 245,2 milioni. Dallo Stato sono previsti 8 milioni, 55 dalla Regione. Previsti 8,8 milioni per la cultura, 5,9 per lo sviluppo economico, 13,8 per la sicurezza, 9,5 sui trasporti e 14 sull’istruzione. Resta il nodo del patto di stabilità: «Vorremmo poter operare come succede in tutta Europa: chi ha i soldi li deve poter spendere. Con le risorse che abbiamo in cassa potremmo dare sostegno alle cittadine e ai cittadini, alle imprese, al mondo del commercio e al tessuto produttivo cagliaritano». Un’analisi articolata arriva da Gabor Pinna, assessore comunale al Bilancio: «Abbiamo fatto stime molto accurate, approviamo il bilancio senza attendere le decisioni del governo nazionale in materia di Tares e Imu, che non sappiamo se sarà rimodulata o abolita, in quest’u l t imo caso la perdita sarebbe di oltre 17 milioni», spiega, «soffriamo il taglio dei trasferimenti statali: 19 milioni di euro in meno rispetto al 2012. Paolo Rapeanu