Via Campeda

Il sindaco ha annunciato che nel prossimo bilancio ci saranno i soldi per finirla e farla partire. Intanto in via Campeda della piscina e dell’impianto sportivo ci sono solo uno sheletri di cemento e il terreno intorno abbandonato. Con una interrogazione il consigliere comunale Paolo Casu ha denunciato «la gravissima situazione di pericolo causata dal totale stato di abbandono e di degrado interna ed esterna all’area del cantiere edile nato per la costruzione di una piscina, in Via Campeda e in Via Mandrolisai». Gli uffici comunali hanno stracciato il contratto con l’impresa che avrebbe dovuto realizzare tutta la struttura ma qualche anno fa, spiega Casu, «quando venne presentato dall’ allora Giunta in carica, il progetto piacque a numerosi gli abitanti di San Michele, che ci videro una reale opportunità di miglioramento e di svolta in un’area contrassegnata dall’incuria e dal degrado». Oggi, prosegue Casu, «è sotto gli occhi di tutti noi, lo stato di abbandono e di incuria in cui versa l’intera area interna ed esterna al cantiere edile, chiuso ormai da diverso tempo; erba alta e secca, rifiuti, legname e materiale vario appaiono sotto gli occhi dei residenti e dei passanti». È inaccettabile, denuncia Casu, «subire passivamente un simile rischio e un simile degrado. Esiste un ordinanza del sindaco che ordina la pulizia delle aree incolte, ma pare che proprio in quell’area comunale nessuno voglia fare rispettare questa ordinanza. Occorre» conclude l’epsonente sardista, «bonificare e ripulire immediatamente l’intera zona, per poi riattivare immediatamente con una nuova impresa i lavori per l’ultimazione dell’impianto sportivo, restituendo dignità ai cittadini e decoro urbano a quest’importante e trascurato quartiere di Cagliari».