Comune
L’INTERVISTA La vicesindaco Paola Piras fa un bilancio dei primi due anni di amministrazione Zedda: «Ci hanno accolti con tante aspettative, non eravamo consapevoli dei tempi della burocrazia»
Le somme si tirano sempre alla fine. Ma, amministrando una città di 150mila abitanti, è necessario dare risposte subito. Tanto più se una parte di cittadini è tutt’altro che felice, i poveri aumentano e i soldi in cassa sono pochi. «Dico a me stessa che si può migliorare. Due anni di governo sono pochi per notare i cambiamenti, già presenti in tanti settori. A volte capita qualche azione sbagliata, nessuno è perfetto». Parole di Paola Piras, vicesindaco e sei deleghe in mano (dagli Affari generali all’assistenza zooiatrica, dall’informatica alle pari opportunità), che stila un bilancio sui primi ventiquattro mesi di governo. Prima delle deleghe, lei è la vicesindaco. Sostituisco il sindaco ove necessario, ma il suo resta un ruolo insostituibile. Mi stupisce vedere cittadini rivolgersi a me perché Zedda è impegnato. Sono ruoli diversi, gli riferisco le istanze, ma non assumo decisioni per conto suo. I cittadini: una parte è delusa dal vostro operato. Siamo stati accolti con tante aspettative, forse non avevamo piena consapevolezza dei tempi della macchina amministrativa. La città non cambia in due anni, nessuno ha la bacchetta magica. Soffriamo il taglio dei trasferimenti dei fondi dallo Stato. A questo va aggiunta la crisi economica, altrettanto grave. Ok, ma ora governate voi, dovete dare risposte... Facciamo i conti con le disponibilità economiche, la priorità delle azioni sono i cittadini. Non si sbaglia solo quando non si fa nulla. Magari qualche scelta fatta risulta errata agli occhi di qualcuno, nessuno mira all’infalli - bilità. Le vostre azioni, spesso, non le sponsorizzate. Perché? Ho ricevuto un’educazione rigida che mi porta a non dire ciò che faccio. Comprendo che le persone devono sapere cosa si fa. Stiamo imparando a comunicare di più e meglio, abbiamo corretto il tiro. Vicensindaco Piras, partiamo dai cimiteri. Su tutti e tre ballano progetti, stiamo stilando il regolamento cimiteriale. Già recuperate le concessioni scadute, con recupero di risorse per l’ammini - strazione, senza nessun incremento di personale dedicato. E la promozione delle cremazioni, costano meno rispetto alle tumulazioni e non si consuma territorio. Ci sono le somme per ampliare e fare manutenzione in quello di Pirri, idem per San Michele, con 1600 nuovi loculi. Bonaria due anni fa era in un degrado pluridecennale superiore a oggi. E’ quasi a bando la gara per interventire sul costone roccioso. Le atre deleghe. Lo stato dell’arte su ognuna? Siamo il primo comune per accessibilità dei dati sui servizi informatici, è attivo il portale del creditore, il cittadino verifica lo stato del rapporto col Comune. Sulla gestione faunistica, il canile è stato rivisitato, tra adozione a distanza e nuove aree verdi. Il numero dei veicoli dell’autoparco è diminuito, un altro risparmio. Pari opportunità: pochi iscritti al registro delle unioni civili. Bisogna ragionare sull’importanza, non sulla quantità. Seguiamo le impostazioni europee, non discriminando i più deboli. Penso al carcere di Buoncammino, là ci sono cittadini cagliaritani, anche stranieri, che sono anche loro cagliaritani. È in vista un rimpasto in giunta? Queste sono decisioni del sindaco, noi abbiamo accettato la sua proposta, se dovesse dirci che per il bene della città è necessario cambiare, credo che ognuno di noi sarebbe pronto a fare un passo indietro, sostenendo comunque da esterno l’azione dell’ammini - strazione. Paolo Rapeanu