Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

È il vertice decisivo per il Sant’Elia il prefetto: non si sa quando riaprirà

Fonte: Sardegna Quotidiano
1 luglio 2013

VILLA DEVOTO

 

Tutti lavorano per riportare il Cagliari al Sant’Elia, ma l’esordio dei rossoblù sarà quasi sicuramente a Trieste. Il 17 agosto il Cagliari ha la prima partita ufficiale della prossima stagione, l’esordio in Coppa Italia, e il Nereo Rocco sarà con tutta probabilità lo stadio in cui si disputerà. Stamattina a Villa Devoto il presidente della Regione oggi sarà il gran cerimoniere del primo incontro tra Massimo Cellino e Massimo Zedda dopo l’abbandono del Sant’Elia della scorsa primavera. Con loro ci saranno anche i rappresentanti della Lega calcio, il dg marco Brunelli e l’ex prefetto Achille Serra. Ma i lavori per riportare i rossoblù al Sant’Elia sono già partiti perché il prefetto e il questore hanno incontrato ieri Cappellacci per fare il punto della situazione. «Al momento, non è possibile quantificare i tempi per giungere all’apertura dell’impianto» ha comunicato la Prefettura dopo il vertice di ieri. I primi problemi da affrontare non sono solo quelli sulla concessione dell’agi - bilità dello stadio, ma anche quelli irrisolti tra società e Comune di Cagliari.

PROBLEMI PER LA CONVENZIONE E se le due parti stanno lavorando per trovare una soluzione, resta l’impossibilità che allo stato attuale si firmi una nuova convenzione perché ci sono ancora conti in sospeso. Sono più di due milioni i soldi che viale la Playa deve versare a palazzo Bacaredda (per buona parte ereditati dalle precedenti gestioni rossoblù) ma che, in base al regolamento per la gestione degli impianti comunali, non permettono al Comune di concedere lo stadio a una società morosa. Per quanto riguarda il nuovo iter in Commissione provinciale di vigilanza è stato precisato che verranno infatti prese «in considerazione le valutazioni che saranno a breve depositate dal consulente del Tribunale nell’ambito del contenzioso pendente tra Società di Calcio e Comune di Cagliari» e che potrà partire solo con la presentazione di un progetto da parte del Cagliari. La Prefettura ricorda anche che nel 2012 non si era arrivati alla conclusione della pratica perché la società aveva smantellato tutto. Il prefetto Alessio Giuffrida e il questore Massimo  Bontempi, in vista del nuovo vertice di oggi, hanno illustrato al governatore Cappellacci tutti i passaggi necessari per raggiungere l’agibilità dello stadio. Quelli che i tifosi rossoblù ormai conoscono a memoria dopo la brutta esperienza di Quartu. Una volta presentato il progetto si apre l’iter e la commissione dovrà valutare il pieno rispetto dei decreti Pisanu, poi potranno partire i lavori e solo al termine i membri della commissione potranno fare un sopralluogo e se tutto sarà stato rispettato dare il via libera al Comune di cagliari per firmare l’agibilità. Pre- fetto e questore hanno assicurato la massima collaborazione per cercare di riportare la squadra in città ma hanno anche sottolineato che tutto può partire solo dalla piena collaborazione tra Cagliari e Comune. E questo è lo scopo del nuovo incontro di oggi a Villa Devoto perchè le due parti sembrano andare ormai nella stessa direzione, ma nulla deve essere dato per scontato visto come si erano chiusi i rapporti dopo la fuga a Trieste.

LA SPERANZA DI QUARTU Tra un commissariamento di Provincia e un vertice sul Sant’Elia, il presidente della Regione ieri ha incontrato anche una delegazione del Comune di Quartu. Il sindaco Mauro Contini ha spiegato a Cappellacci la situazione in cui si trova l’impianto e chiesto di dare il proprio contributo al ritorno del cagliari nell’Isola. Ma l’esito dell’incontro viene descritto in modo diverso dalle due parti. «È stata confermata la volontà dell’Amministrazione di portare avanti il progetto Is Arenas nell’ambito di un’azione condivisa tra le istituzioni per fare sì che il Cagliari resti in Sardegna », hanno comunicato da via Eligio Porcu, parlando di «grande soddisfazione per l’incontro». Ma da Villa Devoto spiegano che Cappellacci ha ricordato a Contini che è stata una scelta della società quella di lasciare Is Arenas e come tale deve essere rispettata. Tradotto: non posso costringerlo a restare lì. Anche l’ultimo tentativo di conciliazione sembra così destinato a fallire perché Cellino oggi incontra Zedda per voltare pagina e riportare il calendario indietro di quasi quindici mesi.

Marcello Zasso