Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Forza Italia apre ai centristi: più liste oltre il Pdl

Fonte: La Nuova Sardegna
28 novembre 2008

VENERDÌ, 28 NOVEMBRE 2008

Pagina 7 - Sardegna



Vertice a Roma con Verdini. L’area An, esclusa, reagisce: «Il nostro leader è Delogu»



Più incerto il rapporto con l’Udc: dipende anche da fattori nazionali

CAGLIARI. Alle elezioni regionali il Pdl non andrà da solo ma si presenterà assieme ad altre liste: i partiti centristi sardi. E’ l’orientamento emerso a Roma nel vertice del coordinatore nazionale di Forza Italia sul caso Sardegna. Aperture verso Psd’Az e Udc. Rischio di crisi diplomatica con l’area di An che, non invitata, ha subito reagito: «Sappiate che anche noi abbiamo un candidato, è Mariano Delogu».
Che le elezioni regionali siano a febbraio (22 e 23) o a giugno, Forza Italia è dell’idea è meglio non insistere troppo sull’idea del Pdl solitario che dà meno garanzie nel voto ma che poi risulta più compatto. Al vertice di ieri pomeriggio convocato dal coordinatore nazionale Denis Verdini hanno partecipato parlamentari e consiglieri regionali e il sindaco di Cagliari Emilio Floris. La riunione era stata prevista prima delle dimissioni di Renato Soru (si sarebbe dovuto parlare solo della discussione interna sul nuovo esecutivo del partito nell’isola) ma l’altra parte del Pdl, quella di An, non lo sapeva. E quindi, sospettando che orza Italia volesse affrontare da sola il tema decisivo del candidato alla presidenza, i dirigenti nazionali del partito di Fini e La Russa hanno avvertito Verdini prima della riunione: «Discutete pure, ma anche noi abbiamo il candidato, è Mariano Delogu». Il coordinatore regionale di An ha sempre smentito l’ipotesi della sua candidatura, ma è probabile che quello di ieri sia stato un avvertimento ai forzisti del tipo: non potete decidere da soli.
Di leadership non si è parlato, così almeno hanno riferito i partecipanti, nella riunione di Verdini con gli «azzurri sardi». Oltre che dei fatti interni, è stata esaminata la mossa di Soru che ha spiazzato tutti e si è discusso della strategia elettorale. L’orientamento di Silvio Berlusconi, in linea generale, è ormai quello di presentare il Pdl solo con eventuali alleati locali e senza l’Udc. Alle politiche il Pdl si è presentato con la Lega, in Abruzzo con alcune sigle regionali ma accorpate in una lista del candidato presidente. Si verificherà il risultato abruzzese, ma se l’orientamento sarà confermato per l’isola l’ipotesi è quella di aprire ai Riformatori sardi (con una lista autonoma) e a una lista del presidente che accorpi gli altri centristi (sarebbero Fortza Paris e Uds in primo luogo). Una lista autonoma, per la valenza del simbolo, sarebbe quella del Psd’Az. Discorso a parte per l’Udc, che in Sardegna è orientato a schierarsi col Centrodestra: l’incertezza in questo caso è legata al clima politica nazionale e ai rapporti Berlusconi-Casini.
Se Forza Italia non ha parlato di presidenza forse non è solo per cautela nei confronti di An, ma anche perché gli scontri interni sono accesissimi. Tramontata l’ipotesi di Beppe Pisanu, che avrebbe messo tutti d’accordo, sono rimasti in campi, tra i politici, papabili più o meno dello stesso peso specifico nel partito: da Emilio Floris a Salvatore Cicu, da Ugo Cappellacci a Settimo Nizzi. Ieri Mauro Pili non ha partecipato al vertice e, secondo indiscrezioni, non sarebbe più in corsa. Tra i possibili esterni si parla sempre dell’editore-costruttore Sergio Zuncheddu e dell’economista Paolo Savona. In caso di elezioni anticipate la decisione dovrà essere immediata.
Secondo quanto si è appreso, questo fine settimane sul tavolo di Berlusconi arriveranno gli sondaggi sugli schieramenti e, forse, anche sui candidati possibili. (f. per.)