Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

L’universo femminile del Sol Levante e la “passione” racchiusa negli oggetti

Fonte: Sardegna Quotidiano
28 giugno 2013

L’ESPOSIZIONE

 

Se potessi impregnare la manica/con il profumo del susino/e conservarlo/sarebbe un ricordo/del veloce passaggio di questa primavera » . Anonimo giapponese, secolo X. Il profumo del susino, profumo di kimono, quello che si sente entrando nella prima sala della mostra “Oggetti per passione. Il mondo femminile nell’arte giapponese”, inaugurata ieri sera al Palazzo di Città (visitabile fino all’8 settembre). Perché ad accogliere il visitatore, “a braccia aperte ”, nella scenografia studiata dalle maestranze del teatro Lirico, ci sono tre esempi di kimono, anzi del suo precursore, il kusode (manica piccola) e furisode (manica lunga, che pende), la raffinatezza dell’arte del Sol Levante e dei suoi motivi tematici: il bambù, il pino, i fiori di susino, i primi tre alberi dell’inverno. Profumi di susino, e di geishe, di ikebana, nell’allesti - mento della mostra, che nasce dalla collaborazione tra i Musei Civici di Cagliari e il Museo Nazionale Preistorico Etnografico Luigi Pigorini di Roma, curata da Anna Maria Montaldo (direttore dei primi) e Loretta Paderni (responsabile della sezione Asia del secondo). “Oggetti per passione”, per la prima volta svelati al pubblico. Sono quelli raccolti in Giappone da Vincenzo Ragusa, scultore, imprenditore, collezionista, alla fine del XIX secolo, circa quattromila pezzi, ceduti al “Pigorini ”. Il Palazzo di Città accoglie significativi esempi del fondo Ragusa, che si confrontano con la collezione di Stefano Cardu, messa insieme negli stessi anni in Siam, esposta al Museo d’Arte Siamese. L’incontro fra un siciliano, Ragusa, e un cagliaritano, Cardu, entrambi incurabili appassionati d’arte orientale. Al Mas una “citazio - ne” di oggetti della collezione custodita dal Museo romano, per farli incontrare con quelli giapponesi del Cardu: piccole sculture, e una scatola portadolci, in avorio, portagioie, una rarissima teierina in ceramica, katana e tsuba,spade ed else, finemente intarsiate. La mostra si snoda fra il primo e secondo piano del Palazzo di Città. I visitatori sono accompagnati dalle riproduzioni delle immagini delle cortigiane di Yoshiwara, il quartiere del piacere dell’antica capitale Edo, l’attuale Tokyo, ritratte da Suzuki Harunobu, uno dei più celebri artisti giapponesi del XVIII secolo. Xilografie a colori tratte da un volumetto, anch’esso in mostra, che “fotografano”, con gusto decorativo tutto orientale, le fanciulle, d’aspetto etereo, elegante, nei momenti intimi della loro giornata.

Ecco, le geishe, artiste e intrattenitrici, che si formavano con una disciplina ferrea, per apprendere le arti della musica, del canto, della danza. Il corrispondente femminile della classe militare dei samurai. Tre sezioni. “Presentarsi in pubblico”, abbigliamento e toeletta. Dei kimono, finemente ricamati, si è detto. Un florilegio di ventagli, bruciaprofumi (koro ), scatoline per incenso (kogo) e spilloni per capelli (kanzashi ). Perfezione estetica ed etica. Ancora, “Arti predilette”. Pittrici, calligrafe - colpiscono un leggio (kendai) e una scatola da scrittoio (suzuri-bako) - maestre dell’ikebana (l’arte della composizione floreale), le cortigiane giapponesi amavano la musica: il liuto, la cetra (koto), il tamburo. Le geishe, “Momenti di svago”, i giochi: le carte, gli scacchi, l’incenso, il fumo.

Emerge un pianeta lontano dalla cultura occidentale: l’arte, coltissima, dell’intrat - tenimento. Massimiliano Messina CENTRI D’ARTE Orari dell’estate per il Castello, Ghetto ed Exmà nEntra in vigore l’orario estivo nei tre centri comunali d’arte della città (Exmà, Ghetto e castello di San Michele). Il castello di San Michele - dove fino a domenica 8 settembre sono ammirabili opere grafiche di grandi maestri come Dürer, Picasso, Goya, Chagall e tanti altri - a partire dal 28 giugno privilegerà la fascia pomeridiana e serale, aprendo le porte al pubblico dal martedì alla domenica dalle 16 alle 22 ma dando disponibilità di visite mattutine ai soli gruppi su prenotazione. L’Exmà da martedì 2 luglio osserverà il seguente orario di apertura: dal martedì alla domenica dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 21. Dal 5 luglio il centro di via San Lucifero ospiterà anche le proiezioni di film per adulti e bambini curate dallo Spazio Odissea. In occasione delle “Notti Colorate”, organizzate dal Comune, cancelli aperti fino a mezzanotte. Il Ghetto, infine, in occasione dell’i n au g u razione di una nuova mostra, seguirà i nuovi orari dal 25 luglio. Per il centro di via Santa Croce, che rappresenta uno dei luoghi più frequentati dai turisti, è previsto un orario continuato dalle 10 del mattino alle 21, sempre dal martedì alla domenica. Anche il Ghetto partecipa alle “No tti Colorate”, in occasione delle quali resterà aperto fino alle 2. Ulteriori informazioni si trovano sui siti internet dei tre centri comunali d’a rte