Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sgraditi i controlli e l'ingresso di Abbanoa nel mercato

Fonte: L'Unione Sarda
28 giugno 2013

VIA IS CORNALIAS. A fuoco un autospurgo del gestore idrico, è il secondo in un anno
Esplode la guerra dei liquami
 

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Non è stato un normale atto intimidatorio quello che nella notte tra mercoledì e giovedì, nel parcheggio della sede di Abbanoa di via Is Cornalias, ha distrutto un autospurgo. E a rivelarlo è il fatto che quello attaccato dalle fiamme dolose (è stato trovato liquido infiammabile) appiccate da ignoti è il secondo autospurgo del gestore idrico distrutto in poco più di un anno. Il mezzo era stato acquistato con 200 mila euro un mese fa e sostituiva quello distrutto a luglio 2012. È evidente che qualcuno non vuole che Abbanoa si occupi di liquami applicando, peraltro, tariffe nettamente inferiori a quelle dei privati. Chi?
LIQUAMI, MERCATO NERO Per capire in che contesto potrebbe essere maturato l'attentato occorre partire da un dato: su 58 autospurgo privati che risultano attivi in Sardegna, soltanto 42 hanno l'autorizzazione a conferire nei depuratori di Abbanoa. Gli impianti abilitati a questo tipo di servizio sono in tutto 9 e il principale è il depuratore consortile di Is Arenas a Cagliari, il più grande dell'Isola.
I CONTI NON TORNANO I liquami delle attività produttive sono rifiuti speciali e quindi, se trasportati tramite autobotti, devono essere monitorati dal conferimento nelle imprese allo smaltimento nei depuratori. I conti, però, non tornano. Ciò vuol dire che una parte di liquami, potenzialmente più inquinanti di quelli domestici, vengono smaltiti in maniera illecita. O scaricati abusivamente in tombini della rete urbana oppure dispersi nell'ambiente.
CONTROLLI BLOCCATI Su questo fronte dovrebbe svolgere un altissima azione di contrasto il Sistri, sistema di controllo della tracciabilità elettronica dei rifiuti (i liquami sono equiparati ai rifiuti), anche tramite il monitoraggio degli spostamenti dei mezzi via satellite. Il ministero all'Ambiente l'aveva creato nel 2009, ma non è mai divenuto operativo. A livello nazionale, di diverse persone nell'ambito di un'inchiesta sugli appalti e le consulenze legate al progetto. A Cagliari il 90 per cento degli scarichi provenienti dalle attività produttive sono fuori norma: nei mesi scorsi sono già scattate 48 denunce.
«Ancora una volta è un attacco alla forte azione di legalità portata avanti da Abbanoa: in questo caso contro il mercato nero dei liquami», è il commento della società. «Non a caso proprio l'anno scorso erano stati intensificati i controlli su questo fronte». (f.ma.)