Trovata la soluzione per il contenzioso giudiziario, attesa per l'incontro di sabato a Villa Devoto
La nuova convenzione tra Comune e Cagliari calcio è già scritta
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La nuova convenzione tra il Comune e il Cagliari calcio è pronta. Riguarda la concessione dello stadio Sant'Elia alla società di viale La Playa, con l'utilizzo del prato, dei locali interni e dei parcheggi, la costruzione di tre tribune provvisorie da sistemare sulla pista di atletica, la sistemazione dei tornelli, delle telecamere, il canone. Gli ultimi dettagli saranno definiti nei prossimi giorni, dopo l'incontro di sabato mattina a Villa Devoto, convocato dal presidente della Regione per risolvere il problema di ridare subito una casa alla squadra rossoblù. L'ostacolo maggiore era costituito dai contenziosi giudiziari ma l'accordo è stato praticamente raggiunto perché il club si è impegnato a pagare subito una parte consistente dell'arretrato. Se da Palazzo Bacaredda arriverà l'ok, il contratto "d'emergenza", quello che consentirà di far partire subito i lavori per riaprire il vecchio impianto tra pochi mesi, potrà essere siglato.
Il percorso è tracciato. Poco più di un anno fa i rapporti si erano bruscamente interrotti, due mesi fa sono ricominciati e, nonostante si sperasse e si lavorasse sul fronte quartese, sono proseguiti. C'erano già nuvoloni neri su Is Arenas e la risposta negativa di via Eligio Porcu al rilascio di un'agibilità provvisoria, un documento che consentisse almeno l'iscrizione al campionato il 20 giugno, ha fatto precipitare le cose e portato il Cagliari calcio a dire addio a Quartu. Ecco allora l'accelerata sul Sant'Elia e l'intervento del presidente della Regione, che ha definito «non accettabile» un'altra stagione da nomadi. Così due riunioni a pochi giorni di distanza hanno dato una svolta alla tormentata vicenda. Martedì sera, ospiti di Cappellacci erano il presidente Cellino e il vicepresidente Giovanni Domenico Pinna, e per la Lega, il direttore generale Marco Brunelli e il consulente per gli impianti Achille Serra. Per sabato, oltre ai precedenti attori, sono invitati anche il sindaco Massimo Zedda, il questore Massimo Bontempi, il prefetto Alessio Giuffrida. L'obiettivo annunciato è quello di definire tempi e procedure amministrative e tentare di inaugurare il Sant'Elia per il primo match casalingo.
La nuova convenzione è già scritta. Ma il patto che sarà siglato è più ampio. La concessione precedente (che comunque scadeva a fine 2012) è stata rescissa il 24 agosto 2012 dall'ufficio sport a causa «delle gravi e continue violazioni, in particolare quella dell'obbligo di versare il canone annuale di 50 mila euro». Il Comune vanta crediti vari, addirittura dal 1970, il Cagliari calcio chiede il pagamento di venticinque milioni a titolo di rimborso per lavori di manutenzione. Per quest'ultima causa è stato chiesto un accertamento tecnico preventivo, per la prima la società è stata condannata a pagare circa due milioni e mezzo di euro. Si attende l'esito dell'appello, nel frattempo il Comune ha pignorato in Lega una cifra analoga di diritti Sky. Dalle trattative dei giorni scorsi è emersa una possibile soluzione: si "scongelano" i fondi, che rientrano nelle casse rossoblù, un milione e mezzo di euro viene versato subito al Comune, che lo potrebbe utilizzare per fare manutenzioni al Sant'Elia nelle parti di sua competenza, altri 800 mila euro sarebbero trasferiti tra un anno. Nel frattempo si allestisce lo stadio e si comincia a giocare, mentre il grande progetto di demolizione e ricostruzione dello stadio torna sotto i riflettori, un project financing, con la benedizione della Regione, proprietaria dell'area.
Cristina Cossu