Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

«Piano triennale, libro dei sogni»

Fonte: Sardegna Quotidiano
27 giugno 2013

Comune

 

LA POLEMICA Il Pdl attacca sul programma delle opere pubbliche. Farris: «Copertura finanziaria in minima parte»

Il piano triennale delle opere pubbliche della giunta di Massimo Zedda null’altro sarebbe che un “libro dei sogni”: oggi quasi tutte le opere non sono finanziate, l’aiuto di denari privati è un mero desiderio e, rispetto a dodici mesi fa, chi governa la città ha ritoccato al ribasso il totale previsto per gli interventi. E i settori nei quali l’amministrazione comunale vuole andare a pescare i milioni assenti (affitti degli alloggi Erp, aree dismesse e cimiteri), sarebbero i più caustici. Una bocciatura sonora, quella dell’intero gruppo consiliare Pdl: quattro voci, si aggiunge anche il capogruppo di Ancora per Cagliari. Idee assenti, confusione sulla visione della città: è tagliente l’analisi del capogruppo Pdl, Giuseppe Farris: «Nel piano triennale i progetti esecutivi sono appena dieci sui centosettanta sbandierati da Zedda, appena il 6,5 per cento, solo l’8 per cento di copertura finanziaria. Nel piano triennale del 2012 il sindaco aveva promesso interventi per 104 milioni di euro, quest’anno solo 27, una palese prova dell’inverosimiglianza del piano, rimodulato al ribasso a distanza di pochi mesi. Sono previsti investimenti privati per 44 milioni di euro, ma esistono privati disposti a spendere queste cifre?», si chiede Farris. Che prosegue: «Gli incassi previsti dalle ammende per non rispetto del codice della strada vanno impegnate nello stesso anno, invece gli schemi sono ripetuti, un indice chiaro di copertura finanziaria assente. Zedda prevede le cifre dei lavori pubblici incassando dagli alloggi erp, dismissioni di aree e i cimiteri, realtà che non possono fruttare così tanto. Sul Sant’Elia c’è il concorso di idee che non si sa quando partirà, trentanove milioni di soldi privati, impensabile arrivare a questa cifra con queste modalità.

C’è un filo conduttore assente legato allo sviluppo della città, manca un asse strategico», termina Farris. Concorda Maurizio Porcelli: «Nulla sarà fatto, l’amministrazione di Zedda sa solo chiudere, come per la passeggiata coperta: decisione per mandare via chi la gestiva. C’erano perdite d’acqua, ma solo nel periodo invernale ». Stefano Schirru va giù duro: «Un libro delle bugie e dei proclami, manca solo il viaggio sulla luna, dove già si trova chi governa da due anni Cagliari. Con Floris la città aveva appaltato mille cantieri in dieci anni, c’era la programmazione oggi assente, anche su Pirri». Edoardo Tocco, anche consigliere regionale pidiellino, aggiunge che «sullo stadio tutto andava risolto senza perdere tempo. I sei milioni di euro per gli impianti sportivi andavano spesi tutti per riqualificare il palazzetto dello sport». E Anselmo Piras (Apc): «La giunta cerca di vendere qualcosa che non possiede, millanta azioni illudendo i cittadini, specie sull’edilizia. Il nostro stile era diverso». Paolo Rapeanu