Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Regione, Cellino e Lega: c’è l’accordo sul Sant’Elia

Fonte: Sardegna Quotidiano
26 giugno 2013

VILLA DEVOTO

 

« L’obiettivo è il Sant’Elia». Sono chiare le parole del direttore generale della Lega calcio al termine del vertice a Villa Devoto con Ugo Cappellacci e Massimo Cellino. E sabato ci sarà un altra riunione a cui parteciperanno anche il sindaco di Cagliari, il prefetto e il questore. Nella sede della presidenza della Giunta regionale ieri è stata scritta la parola fine sull’avven - tura quartese dei rossoblù. «La società ci ha portati a conoscenza dell’im - possibilità di procedere con Is Arenas e del fatto di averlo già comunicato al Comune - ha spiegato Ugo Cappellacci al termine - a questo punto si deve cercare una soluzione alternativa perché è inaccettabile che il Cagliari giochi fuori dalla Sardegna e a questo proposito la Lega ci ha assicurato che non esiste nessun termine per una soluzione casalinga: quando ci saranno le condizioni il Cagliari potrà tornare nella sua città senza problemi». CELLINO SORRIDE E SCAPPA Massimo Cellino è uscito sorridente da Villa Devoto, ma ha dribblato i giornalisti lasciando agli altri il compito di spiegare ciò che era stato detto durante i quasi novanta minuti di riunione: «Parla il presidente», si è limitato a dire indicando Cappellacci. Al tavolo con loro c’erano il direttore generale della Lega Marco Brunelli e l’ex prefetto Achille Serra, delegato per la Lega agli impianti sportivi, che hanno accolto con favore la virata decisa verso il Sant’Elia. In questi termini si erano già espressi quando avevano partecipato alla riunione in Prefettura per conoscere meglio gli intoppi di Is Arenas. «È necessario trovare una soluzione su Cagliari, ma serve subito un’ipotesi organizzativa e una tempistica ben precisa, in modo che si possa trovare una soluzione magari già per l’inizio del campionato», ha spiegato Cappellacci, che ha annunciato a tal pronposito il super vertice di sabato, sempre a Villa Devoto. «Abbiamo convocato una nuova riunione a cui parteciperanno la Lega, il Cagliari calcio, il sindaco di Cagliari, il prefetto e il questore perché la fattibilità del ritorno al Sant’Elia va verificata con tutte le istituzioni interessate. Ottimismo sulla riapertura del Sant’Elia? Diciamo che sembrerebbe percorribile, vediamo come si può fare». Il governatore rivendica il ruolo della Regione, che vuole tenere unite le parti in causa per riportare da subito il Cagliari al Sant’Elia e dotare il capoluogo di uno stadio adatto alle sue esigenze: «Ora sono molto determinato nella ricerca di una soluzione a un problema per troppo tempo rimasti irrisolto». Sempre a Villa Devoto nelle settimane scorse era stata siglata l‘alleanza tra Cappellacci e Zedda per riportare il Cagliari al Sant’Elia, e ieri è arrivata l’adesione formale al progetto anche da parte del Cagliari e della Lega. E fra tre giorni tutti si ritoroveranno allo stesso tavolo.

L’OTTIMISMO DELLA LEGA «La riunione di sabato servirà per smussare tutti gli angoli e trovare una soluzione - ha spiegato Achille Serra - sono ottimista sul fatto che si possa trovare una soluzione per l’emergenza così come una definitiva». Massimo Cellino non ha parlato di fronte ai microfoni, ma l’ha fatto al tavolo tecnico: annunciando formalmente alla Regione e alla Lega calcio di aver rinunciato a Is Arenas. Ora anche i tifosi più affezionati allo stadio nato in via Beethoven devono rassegnarsi all’idea che gli operai impegnati a smantellarlo sttiano facendo sul serio. «Diciamo che era nell’aria e non ci ha sorpreso la decisione del Cagliari di abbandonare Is Arenas - ha spiegato Marco Brunelli, segretario generale di via Rosellini - ora le istituzioni di competenza si occuperanno dell’agibilità del Sant’Elia, ma lì la situazione è ben diversa: Quartu l’agibilità non l’ha mai avuta mentre il Sant’Elia ce l’aveva e ha già potuto sfruttare apposite deroghe ». La soluzione a breve termine sarà un salto indietro di un anno, coi tubi Innocenti sulla pista in tre settori e la vecchia tribuna centrale. «Il Comune ha già i fondi pronti per una prima manutenzione - ha concluso Cappellacci - e sabato potremo verificare che tipo di interventi sono necessari e quali i tempi per realizzarli ». Marcello Zasso

LA CAPIENZA «NESSUN PROBLEMA, CI SARÀ LA DEROGA»

Una volta sistemate le tribune di ferro sulla pista d’atletica sarà la commissione provinciale di vigilanza a dover dare l’agibilità. Per questo sabato anche questore e prefetto sono stati invitati a Villa Devoto per una valutazione complessiva di ciò che serve al Sant’Elia per poter ospitare di nuovo giocatori e tifosi del Cagliari. Per gli aspetti di competenza della Lega la strada è in discesa, ieri è stato ricordato che nonostante la sede indicata sia Trieste la società potrà tornare al volo in città con lo stadio pronto. «Quello della capienza, invece, è l’ultimo dei problemi, appena il Sant’Elia sarà disponibile il Cagliari potrà tornare e avrà una deroga per la capienza, come già ha avuto in passato, e anche con i lavori in corso non ci saranno problemi - ha spiegato Marco Brunelli - anche l’Udinese, che per iniziare la stagione ha indicato lo stadio di Trieste proprio come ha fatto il Cagliari, avra una deroga per giocare al Friuli appena possibile, e lo farà con la sola tribuna centrale a disposizione e gli altri tre settori in demolizione».

IL FUTURO UNA DELIBERA DEL 2009 PER LA DEMOLIZIONE CAPPELLACCI: VOGLIAMO TUTTI TROVARE UNA SOLUZIONE

«La Regione è già intervenuta con una delibera del dicembre 2009 che sanciva la validità della convenzione in essere e dava al Cagliari un ventaglio di soluzioni per il futuro dello stadio, compresa quella della demolizione-ricostruzione». Ugo Cappellacci ha ricordato la competenza dell’amministrazione regionale sullo stadio di Cagliari, sottolineando la volontà condivisa di trovare una soluzione.. «La Regione è proprietaria dell’area e abbiamo anche noi un interesse a trovare una soluzione perchè lo stadio continui a essere tale. Se l’i mpianto dovesse venir meno ci sarebbe da mettere in discussione tutta la stessa funzione dell’area finalizzata e vincolata all’esistenza di uno stadio » .