Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cappellacci: si torna al Sant'Elia

Fonte: L'Unione Sarda
26 giugno 2013


Per sabato il governatore ha convocato sindaco, questore, prefetto, Lega e Cagliari calcio
Ieri vertice a Villa Devoto, ufficiale l'addio allo stadio Is Arenas
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Cellino ha scommesso una cena con il superprefetto Serra: la prima partita in casa del campionato 2013/2014 si giocherà al Sant'Elia. Al termine della riunione ieri a Villa Devoto ci si è lasciati con due punti fermi - l'addio a Is Arenas e il ritorno della squadra nel vecchio stadio - e un appuntamento per sabato mattina, con il sindaco, il questore, il prefetto, il Cagliari e la Lega calcio.
Il governatore Ugo Cappellacci è sceso in campo «per trovare una soluzione», ha ascoltato le parti, preso atto del fatto che oramai sull'impianto quartese bisogna metterci definitivamente una pietra sopra, avuto garanzie sulla possibilità di poter cambiare campo in qualsiasi momento, anche eventualmente a stagione iniziata, e che la capienza in questo momento è l'ultimo dei problemi. Così, tutti d'accordo, «verificata la possibilità concreta di riadattare il Sant'Elia, nel prossimo incontro si passerà alla fase operativa, tempi, procedimenti, atti amministrativi che consentano di cominciare i lavori quanto prima». Anche perché - ha ricordato Cappellacci - la Regione è proprietaria dell'area dove sorge la struttura, un'area data in concessione al Comune che, come già stabilito in una delibera del 2009 dalla quale si intende ripartire, autorizza la gestione del Cagliari calcio e getta le basi per l'edificazione del nuovo stadio.
Il tavolo di ieri sera è durato un'ora e mezza. Alla fine Massimo Cellino è fuggito dai cronisti, dicendo «vado a lavorare».
Il presidente della Giunta ha spiegato che ci sono due livelli di intervento: quello immediato dell'emergenza e quello successivo della demolizione e ricostruzione. Il superprefetto Achille Serra, che a marzo aveva provato a mediare per risolvere l'impasse di Is Arenas, ha spiegato che ormai quella partita è chiusa. Tanto che - lo ha ricordato anche Cellino - la lettera con cui si rescinde la convenzione è stata inviata venerdì scorso in via Eligio Porcu. Il direttore generale della Lega, Marco Brunelli, ha sottolineato che «il piano ipotizzato per tornare al Sant'Elia non è per niente astratto, e sul numero di spettatori abbiamo rilasciato deroghe anche a Siena e allo stadio di Udine. Ciò che conta adesso, per spostarsi da Trieste dove è stata fatta l'iscrizione, è avere una licenza d'uso, non autorizzazioni partita per partita».
Insomma, riunione positiva, grande ottimismo, strada individuata già da qualche settimana. A Is Arenas gli operai continuano a smontare pezzi e lasciarli lì. Se la società potrà portarli via, cioè se la Procura non metterà i sigilli o il Comune non adotta un sequestro cautelativo, li trasferirà a Cagliari. Altrimenti la ditta Clarin di Fiano Romano ha già avuto l'incarico di portare i tubi Dalmine dalla Spagna. Dove una volta c'era la pista di atletica si monteranno tre settori, i Distinti e due Curve, e per i tornelli, le telecamere, il tabellone, si vedrà. Massimo Zedda ha annunciato di avere a disposizione cinquecentomila euro per la manutenzione ordinaria, spogliatoi, recinzione, infermeria, sala stampa. Una soluzione fattibilissima e a breve termine, per cominciare a giocare già il primo match casalingo e studiare con calma il grande progetto di un nuovo stadio.
Cristina Cossu