AL LIRICO

Nel centocinquantesimo anniversario dalla nascita del suo autore, Pietro Mascagni, va in scena al teatro Lirico “L’amico Fritz”, commedia in tre atti tratta dal romanzo “L’ami Fritz”, di Émile Erckmann e Pierre-Alexandre Chatrian. Ieri nel foyer di platea del teatro il musicologo Raffaele Mellace ha presentato al pubblico l’opera (la prima è in programma sabato alle 21; le repliche saranno domenica 30 giugno, martedì 2 luglio, mercoledì 3 luglio, venerdì 5 luglio e sabato 6 luglio), che torna dopo un’assenza di 22 anni con un nuovo allestimento della fondazione del Lirico. Il giovane Fritz (che sarà interpretato dai tenori Enea Scala e Gabriele Mangione), scapolo gaudente circondato da amici della stessa pasta, proprio non riesce a confessare alla timida e bella Suzel (Maria Alejandres/Cristina Giannelli) di essersi innamorato di lei, nonostante l’incoraggiamento di Beppe (Silvia Beltrami/Silvia Regazzo) e le manovre del rabbino David (Mark Steven Doss/Francesco Verna). Un po’ come nella Traviata di Verdi, ma con esiti decisamente differenti, sarà il pungolo della gelosia a dare portare Fritz alla decisione di dichiararsi a Suzel (a sua volta già innamorata pazza di lui da un bel pezzo), per sventare il rischio del matrimonio di lei con un terzo incomodo. Tutto si conclude in gloria, con l’infaticabile rabbino David che addirittura tenta in ultimo di trovar moglie anche agli amici di Fritz, Hanezò e Federico, scapoloni impenitenti. «Per voi ghiottoni inutili», tuona a un certo punto il protagonista rivolgendosi ai suoi compagni di bisboccia. Ma, in realtà, è un’arrabbiatura che passa presto... perché lui, in fondo, è Fritz: l’amico che tutti vorrebbero. F. M.