Poetto
Tutti indaffarati a risolvere questioni intricate di chioschetti e di amianto, ma poi alla sabbia chi ci pensa? Il vento continua a spazzare via il Poetto sempre più scheletrico, quei granelli bianchi diventano un rifiuto tra le foglie e l'asfalto tanto che ci si chiede dove possano sorgere passeggiate e chioschi e progetti brillanti se poi si assiste al volo quotidiano dell'arenile. Lo scorso ottobre in consiglio comunale veniva approvato un ordine del giorno finalizzato a salvare la spiaggia ma fino ad ora di quei punti evidenziati nulla è stato realizzato. Così venerdì l'Idv di Giovanni Dore ha depositato un'interrogazione in aula diretta a sindaco e Giunta per capire dove fossero finiti tutti quei buoni propositi condivisi. E quindi non solo c è il problema della sabbia che sparisce coi venti del sud e le mareggiate, ma anche quello della sabbia sprecata depositata sul bordo strada e considerata rifiuto speciale. Dore si domanda se prima di effettuare i lavori di riqualificazione del Poetto, passeggiate piste ciclabili e tanto altro, non si possa fare qualcosa per quei granelli persi cosi preziosi. In particolare se «possano essere “puliti” e ridepositati nell’arenile a lavori ultimati e allo stesso tempo se possano essere messe su delle barriere sul fronte spiaggia, al fine di evitare che, durante lo svolgimento dei lavori, possa esserci una consistente ulteriore perdita di sabbia ».
Insomma un lavaggio del prezioso bene equalcosa per fermate l’ero - sione. Inoltre mentre si approverà il Pul, piano di utilizzo dei litorali, forse ci sarebbe «la necessità di valutare tempestivamente se si possa aderire a bandi per progetti di carattere ambientali, finanziati, in tutto o in parte, dall’Unione Europea». Perché oltre al problema della sabbia bianca che vola via, ci sarebbe la necessità di uno studio su tutte le problematiche dell'arenile strapazzato per bene negli ultimi e anni ma anche la necessità di una rinaturalizzazione della spiaggia, di farla tornare quella di un tempo, utilizzando, appunto, progetti ma anche finanziamenti europeiche almeno in parte possano contribuire per la causa Poetto. Il fine di tante attenzioni necessarie alla spiaggia dei cagliaritani è quello di studiare innanzitutto lo stato dell'arenile, ma anche trovare i migliori progetti per conservare la spiaggia al meglio, e soprattutto realizzare un progetto pilota che preveda un piccolo ripascimento con dune bianche che possano ricordare vagamente la spiaggia coi casotti. Poi sarà necessario anche informare tutti i cagliaritani su come debba essere utilizzata, la loro spiaggia. E ovviamente i tempo per progettare la salvezza del Poetto stringono, perché le risorse necessarie andrebbero predisposte nel prossimo bilancio. «Invece tutto tace», ha detto Dore. Che aspetta risposte dal sindaco Massimo Zedda e dalla Giunta. Ma secondo Alessio Mereu, capogruppo dei Riformatori, oltre a ritenere ripetitivi le querelle sul Poetto sostiene che «bisogna solo pensare al nuovo progetto, la giunta dice che deve iniziare i lavori a gennaio e aggiungere iniziative fa sì che si perda tempo. Il destino del lungomare è deciso e comprende anche una protezione per la sabbia». Vi.Sa.
FARRIS «MAI RISPETTATI ORDINI DEL GIORNO»
Dall ’opposizione arriva il messaggio tagliente di Giuseppe Farris, capogruppo del Pdl. Non vuole entrare sul tema specifico del Poetto ma lamenta l’i n e f f icenza amministrativa. «Dore dovrebbe capire - afferma il consigliere - che tutti gli ordini del giorno approvati restano lettera morta, perché la giunta non da mai attuazione a questi e non si capisce oltretutto con quale motivo Dore debba sollecitare l’at - tuazione di questo ordine del giorno quando sarebbe sufficiente aspettare l’esame del bilancio di previsione per accertare se il relativo programma è contemplato e reca il relativo stanzianìmento del finanziamento». E se così non fosse? Se la sabbia del Poetto non fosse tra i “pensieri” del bilancio? «Allora sì che Dore potrebbe avere tutto l’agio per presentare l’emendamento». E ancora. «È stucchevole questa maggioranza che vota qualunque cosa le venga proposta e poi si lamenta per le mancata attuazione ».