Lo slogan urlato dai sindaci sotto Montecitorio
Cappellacci: passo avanti, testo condiviso col governo
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Dal nostro inviato
Augusto Ditel
ROMA I difensori di Fascia (tricolore) sono tutti ammucchiati vicino alle transenne che vietano l'accesso a piazza Montecitorio. Saranno un centinaio, questi sindaci un po' assonnati, «amministratori - come denuncia Angelo Pinna di Santa Giusta - solo della povertà». Si sono svegliati all'alba, per esserci e alle undici del mattino, quando si materializza Ugo Cappellacci, sono freschi come una rosa.
BANDIERE Tra lo sventolio delle bandiere dei quattro mori (un gruppo vacanze Giappone osserva, e Liù Ono, una fanciulla minuta chiede divertita cosa diavolo significano quei volti neri con la bandana bianca, ma nessuno glielo dice), e le sciarpe che fasciano il collo di chi sindaco non è, ecco i giocatori della partita. Sono cinquecento, a occhio e croce, indossano la maglietta bianca (qualcuno ce l'ha nera) e scandiscono un unico slogan, con la colonna sonora di Dimonios, l'inno della Brigata Sassari: «Zona Francaaaa, Zona Francaaa…».
L'INCONTRO Il presidio della libertà dura fino al tardo pomeriggio, quando termina l'incontro tra la delegazione capeggiata da Ugo Cappellacci, Emilio Floris e Salvatore Cicu e Luigi Casero, uno di loro visto che per anni ha diretto il settore Economia di Forza Italia.
TAVOLO «È stata una vittoria» - esulta il governatore per aver ottenuto “un tavolo” operativo, a partire dalla prossima settimana. «Il viceministro si è detto disponibile alla redazione di un testo condiviso per la revisione dell'articolo 10 dello Statuto, il perno della nostra richiesta. L'obiettivo è quello di accelerare il percorso che ci porti al provvedimento di legge vero e proprio. Quanto alla zona franca integrale e doganale, già dalla prossima settimana partirà il confronto. Sono molto soddisfatto, e dobbiamo insistere». Solo il tempo dirà se la Zona Franca potrà trovare accoglimento nel governo delle larghe intese. A Casero sono stati illustrati i dieci punti elencati nella delibera approvata alle nove e mezzo di ieri mattina dalla Giunta regionale, riunita nella sede di via Lucullo. «Con i sindaci, non stiamo chiedendo la luna - osserva Cappellacci - ma solo un diritto che ci spetta. Per vincere, però, occorre essere uniti: non servono contrapposizioni». Applausi, pacche sulle spalle, e Fortza Paris.
PROTESTA Tocca ai sindaci, ora, diventare interpreti della protesta. Rompe il ghiaccio Giuseppe Fasolino (Golfo Aranci), a seguire Gianni Giovannelli che non capeggia una coalizione di centrodestra («Olbia c'è sempre stata»), eppoi Maria Pia Zonca (La Maddalena), Andrea Santucciu (Marrubiu), Davide Ferreli (Lanusei), e tantissimi altri, compatti nel sottolineare che «aspettiamo da 64 anni l'applicazione di una legge che allo Stato non costerebbe nulla, mentre per la Sardegna rappresenterebbe un volano per la ripresa».
ASSOCIAZIONI Colpisce la testimonianza di Massimo Cossu, che parla a nome delle 70 associazioni degli emigrati, più o meno 350mila persone. «Sotto questa bandiera, la bandiera dei sardi, ci sono le famiglie che hanno lasciato l'isola per cercare lavoro altrove». C'è anche il “Movimento delle Partite Iva” del Sulcis Iglesiente (Pietro Pischedda) che fa sentire la sua voce, assieme a quella di Giuseppe Pettinaro di “Sardegna & Territorio” e Mariangela Campus (entrambi di Sassari), portavoce dell'unico sindacato (Fsi) presente a Roma.
DELEGAZIONE All'ora di pranzo, ecco la formazione titolare della Sardegna, quella che sarà ricevuta dal vice di Fabrizio Saccomanni. Accanto a Cappellacci e Cicu, gli altri politici sono Pietro Pittalis e Attilio Dedoni. Per i “Movimenti” vengono indicati Maria Rosaria Randaccio, Francesco Scifo, Irma Cabano, Luciana Carta, Maria Grazia Fumera, Zoe Aramu e Andrea Impera. La voce dei Circoli sardi in Italia è quella di Massimo Cossu. I sindaci sono: Umberto Oppus (Mandas), Beniamino Scarpa (Porto Torres), Andrea Santucciu (Marrubiu), Maria Pia Zonca (La Maddalena), Davide Ferreli (Lanusei), Antonio Scampuddu (Luogosanto) e Giorgio Alimonda (Portoscuso). Per i presidenti dei consigli comunali dell'isola c'è Vanni Sanna di Olbia.