PIRRI. Bilancio di sei mesi di attività
Ridare nuova linfa al quartiere di Santa Teresa e offrire ai ragazzi un'alternativa alla strada. È questa la missione del centro “Exmè” di Pirri, nato lo scorso dicembre su iniziativa dell'Associazione “Domus de Luna”, fondazione onlus creata nel 2005 allo scopo di garantire assistenza a bambini e adolescenti che vivono situazioni di grave disagio. La struttura sorge in via Sanna, nell'area occupata fino a quindici anni fa dal mercato civico che, nel tempo, era diventata una vera e propria centrale dello spaccio degli stupefacenti. «Prima che iniziassero i lavori di ristrutturazione - ammette Luca Fanni, una delle trenta persone che, tra operatori, assistenti e amministratori, ogni giorno animano il centro - c'erano ancora i bilancini per la droga».
PUNTO DI RIFERIMENTO Oggi, invece, l'“Exmè” è un punto di riferimento importante per tutti i giovani della zona e non solo, visto che occasionalmente è frequentato anche da adulti e genitori e ha suscitato interesse al di fuori dei confini del quartiere. Le attività e gli impegni sono molteplici: canto, musica, writing, riciclo creativo, cinema, doposcuola. In più il centro dispone di servizi socio educativi-diurni, organizzati sotto la direzione scientifica di un luminare come il professor Luigi Cancrini e affidati a una squadra di esperti, e di strumenti ricreativi tra i quali un teatro, sale d'incisione e registrazione musicale e una web tv, dove lavorano soprattutto i ragazzi più grandi. «L'obiettivo, d'altronde, - spiega Simona King, segretaria di Domus de Luna - è quello di farli divertire e riflettere e, allo stesso tempo, di creare delle occasioni professionali».
In soli sei mesi di apertura l'“Exmè” conta ormai una media di 70 giovani ospiti, un ottimo risultato specialmente considerata la criticità del rione di Santa Teresa. «I ragazzi adesso sanno di avere un'alternativa - ribadisce Luca Fanni». «Naturalmente il nostro auspicio - precisa Simona King - è di aprirci sempre di più anche ai residenti di altre zone. L'“Exmè” è nato proprio dall'esigenza dell'incontro: con la fondazione andavamo nelle scuole, nelle carceri, coinvolgendo le persone in progetti e laboratori. Da qui è nata l'idea di creare la struttura».
NIENTE FONDI PUBBLICI Il centro è finanziato totalmente dai privati che si sono prodigati nel fornire sostegno e attrezzature. Ciò che manca, invece, denuncia Ugo Bressanello, presidente di Domus de Luna, è una maggiore attenzione da parte del Comune: «Da tre anni il locale tecnico dove ancora si trovano i contatori dei proprietari dei box del mercato necessita di una bonifica. Abbiamo chiesto più volte un intervento ma siamo stati mandati da un ufficio all'altro».
Giacomo Perra