Decisivo l'incontro convocato da Cappellacci per martedì prossimo
Is Arenas o Sant'Elia? Se è quasi certo che le prime partite del prossimo campionato di Serie A verranno disputate dal Cagliari a Trieste - dove l'amministrazione sta terminando i lavori per ottenere l'agibilità del Nereo Rocco - la riunione di martedì prossimo a cui parteciperanno Regione, Lega calcio e i rappresentanti della società rossobù sarà decisiva per capire su quale stadio si potrà puntare per il resto della stagione.
All'incontro convocato dal Governatore Ugo Cappellacci non dovrebbe partecipare il presidente Maurizio Beretta ma il direttore generale della Lega Serie A Marco Brunelli. Al tavolo, almeno per ora, non ci saranno invece né Massimo Zedda né Mauro Contini. Ma è ovvio che la disponibilità data dal Comune del capoluogo, che ha annunciato la possibilità di riaprire il Sant'Elia in tempi brevi, ha cambiato le carte in tavola rispetto a giovedì, quando Cappellacci ha promosso il vertice.
Tra i rossoblù e lo stadio cagliaritano c'è però un ostacolo da 2,3 milioni di euro. A tanto ammonta il debito del Cagliari nei confronti del municipio, che come è noto ha proceduto anche a pignorare i diritti Tv di Sky. Il regolamento di affidamento degli impianti sportivi impedisce che le strutture comunali vengano concesse a società morose. Dunque prima il Cagliari dovrebbe saldare il conto. E anche in questo caso potrebbe venire in aiuto la Regione. Come previsto dal contratto stipulato a febbraio dai rossoblù con l'agenzia Sardegna Promozione, dovrebbe arrivare la seconda tranche (350mila euro) dell'accordo di «promozione del turismo sportivo» fatta dal Cagliari. In tutto, la convenzione assicurava 700 mila euro: la prima metà subito, la seconda alla fine del campionato.
Ma presto potrebbe arrivare anche un nuovo contratto per il prossimo anno. Il 5 giugno la Giunta regionale ha deliberato il trasferimento di circa 6,7 milioni di euro nelle casse di Sardegna Promozione. Di questi soldi, una bella fetta - 5,5 milioni - andranno a finanziare le attività di «promozione dell'immagine unitaria della Sardegna attraverso iniziative, manifestazioni ed eventi di carattere sportivo nazionale ed internazionale, compresa la partecipazione a campionati della massima serie delle principali discipline», come si legge nella delibera 21/43. E di questi finanziamenti, una parte andrà quasi certamente al Cagliari.
Michele Ruffi