POETTO. A ottobre 2012 il Consiglio si era impegnato a intervenire ma la rena si trova ancora a bordo strada
La legge è chiara: o si butta come un rifiuto o si lava e si rimette nell'arenile
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Quintali e quintali di sabbia. Che il Decreto di Edoardo Ronchi, ministro del Governo Prodi, inquadra nella vasta categoria dei rifiuti urbani: le dune create dallo Scirocco e dal Libeccio ai lati del lungomare Poetto non possono essere toccate. A meno che non vengano trattate, appunto, come qualsiasi sacco d'immondizia. La norma, all'articolo 7, definisce rifiuto urbano qualsiasi cosa si trovi «sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d'acqua». Dunque per legge l'unica strada da percorrere per ridistribuire quella sabbia, tra l'altro molto più chiara e fine di quella a cui ci ha abituato il ripascimento, sarebbe la raccolta e il lavaggio.
Una procedura già proposta e approvata dal Consiglio comunale, che a ottobre del 2012 ha dato il via libera a un ordine del giorno che impegnava il sindaco a «far rimuovere la sabbia bianca che si trova nella strade limitrofe alla spiaggia, depositandola in luogo idoneo, al fine di valutare se la stessa possa essere pulita e ridepositata nell'arenile» magari dopo la fine dei lavori di riqualificazione del lungomare. Eppure a otto mesi di distanza non è ancora successo nulla di tutto questo. Tanto che il primo firmatario di quel documento, Giovanni Dore, ha presentato insieme al suo collega dell'Idv Ferdinando Sechi un'interrogazione per chiedere a che punto sia il progetto. «Si segnala», scrivono i consiglieri, «l'urgenza ai fini della predisposizione del prossimo bilancio, oltreché della redazione del progetto esecutivo del lungomare Poetto».
LA STRADA DA PERCORRERE Per rimuovere la sabbia, che ora viene schiacciata da auto, moto e pullman, sarebbe necessario un capitolato ad hoc nell'appalto di raccolta dei rifiuti. Questa voce non esiste nel contratto in vigore con la De Vizia, mentre Dore spera almeno che «venga prevista nella prossima gara per l'affidamento del servizio».
Un intervento è comunque necessario prima dell'inizio della riqualificazione del lungomare: il cantiere, previsto proprio dove si è depositata la sabbia, potrebbe far perdere definitivamente quella parte di arenile pre-ripascimento.
Sul progetto che rivoluzionerà la passeggiata del Poetto venerdì sono intervenuti anche i consiglieri del Pd Maurizio Chessa e Claudio Cugusi, che hanno chiesto una presentazione ufficiale del progetto, perché i cagliaritani «lo possano conoscere e apprezzare. E, se è utile, perché possano fornire i loro suggerimenti. D'altronde un'opera così importante, in termini di costi, di durata e soprattutto di impatto sulla città non può che essere partecipata e condivisa da tutti». Chessa e Cugusi ricordando che l'assessore ai Lavori Pubblici Luisa Anna Marras «si è impegnata a predisporre un piano di illustrazione del progetto, prima che il cantiere apra e che inizino i lavori. Per noi è altrettanto importante che la stagione balneare 2014 si possa conciliare con le esigenze del cantiere».
Michele Ruffi