Prove di pace dopo che i consulenti della Procura hanno definito abusivo l'impianto di Is Arenas
Cappellacci invita il Cagliari e la Lega: «Troviamo una soluzione»
Regione, Cagliari e Lega calcio allo stesso tavolo per dare una casa ai rossoblù. Per mettere una pezza ai problemi incombenti - trovare un impianto in Sardegna dove disputare il prossimo campionato -, ma anche per arrivare a una soluzione definitiva, cioè uno stadio utilizzabile più di una stagione.
L'INVITO DI CAPPELLACCI Il Governatore Ugo Cappellacci ieri sera ha inviato una lettera alla Lega e alla società di viale La Plaia, chiedendo a entrambi un incontro per il 25 giugno. «La Regione - c'è scritto - intende promuovere il dialogo fra i soggetti interessati affinché si possa arrivare ad una soluzione che tenga il Cagliari nell'isola e che consenta di avere uno stadio adeguato alle esigenze della squadra e dei tifosi. Per questo occorre sgombrare il campo da posizioni preconcette e avviare un percorso che porti ad un punto di incontro delle diverse volontà». Nella missiva a Maurizio Beretta e Massimo Cellino si sollecita l'incontro «al fine di dirimere definitivamente la problematica relativa all'impianto sportivo necessario alla società Cagliari Calcio che rappresenta la nostra Regione nella massima serie italiana, e per consentire alla stessa società di affrontare con serenità il prossimo campionato».
L'APPELLO DI CONTINI Trovare uno stadio per il Cagliari. Già: ma quale? Is Arenas o il Sant'Elia, del quale lo stesso Cappellacci ha già parlato lunedì scorso nel vertice col sindaco Massimo Zedda? La convocazione arriva a poche ore dalla richiesta di intervento da parte del primo cittadino di Quartu Mauro Contini che ieri, dopo il deposito della relazione della Procura che definisce «abusivo» lo stadio di Is Arenas, ha incontrato Cappellacci e ha sollecitato (al microfono di Videolina) l'azione della Regione «per fare in modo che il Cagliari calcio, che bene o male è la società dei sardi, non vada a giocare fuori dalla Sardegna». Per Contini, lo stadio quartese comunque «non è un capitolo chiuso» e qualsiasi intervento del Comune verrà reso noto «in un tavolo regionale». Il Comune di Quartu ha chiesto anche al Cagliari calcio un incontro al quale parteciperà il consigliere Giovanni Domenico Pinna
IPOTESI SEQUESTRO Anche se lo stadio è definito abusivo sotto il profilo ambientalistico, paesaggistico e urbanistico, non è detto che venga sequestrato. Almeno non in tempi brevi: al momento la struttura non è utilizzata dal Cagliari calcio, né i rossoblù hanno intenzione di giocarci le prime partite del prossimo campionato. Gli inquirenti poi devono ancora leggere bene le perizie depositate martedì dall'urbanista Sandro Roggio e dall'ingegnere Cristina Onnis, dalle quali emerge che la struttura è «abusiva» e che non è affatto amovibile. Tesi contestata apertamente dal Cagliari calcio, che ha già annunciato una controperizia.
Michele Ruffi
Per riaprire la struttura servirebbe mezzo milione di euro
Al Sant'Elia è ok solo il prato
Il campo potrebbe ospitare una partita anche domani: il manto verde del Sant'Elia è sempre stato uno dei vanti del Cagliari, e il Comune dopo aver ripreso possesso dello stadio ha affidato (al costo di poco meno di 20mila euro) il servizio di «manutenzione ordinaria e straordinaria» del tappeto erboso alla ditta Gestione servizi ambiente di Serrenti.
Il resto della struttura però non è pronto per la Serie A: al momento lo stadio non ha il certificato di agibilità. Non lo aveva prima del divorzio dell'aprile 2012 tra Comune e Cagliari calcio, non lo ha tantomeno ora che è passato un anno e sono cambiate tante cose. L'ostacolo del calcestruzzo delle tribune, ormai in condizioni pessime, potrebbe essere aggirato con le tribune Dalmine. Ma attualmente nell'impianto manca anche una parte delle recinzioni, che il Municipio ha spostato nella vicina Arena grandi eventi. Poi i tornelli, che la società rossoblù ha smontato per trasferire a Is Arenas.
Le telecamere di sorveglianza sono state rubate lo scorso inverno e anche le vie di fuga avrebbero bisogno di un intervento. Un anno e mezzo fa il Comune mise delle reti sulle gradinate per evitare che il distacco di pezzi di calcestruzzo potesse creare problemi. Ma il cantiere si limitò alla Curva Nord e ai Distinti. Ora potrebbe essere necessaria la stessa cura anche per Curva Sud e Tribuna. I costi li ha annunciati il sindaco Massimo Zedda: 500mila euro per poter ospitare 10mila persone. Rimane da stabilire chi e in quali tempi potrebbe intervenire. Inoltre il regolamento comunale impedisce di poter concedere una struttura sportiva a una società "morosa". E al momento, fanno sapere dal Comune, il Cagliari rientra in questa categoria per via del contenzioso che ha portato al pignoramento dei diritti Sky per oltre 2 milioni di euro. Resta, però, la «massima disponibilità» a trattare con i rossoblù (alcuni incontri tecnici si sono svolti anche in questi giorni) per risolvere il problema. ( m. r. )
L'assessore D'Agostino
Trieste è sicura
«Il Nereo Rocco
avrà l'agibilità»
Martedì, proprio mentre si diffondeva la notizia del deposito della perizia su Is Arenas, il Cagliari ha inviato una richiesta ufficiale - via email - al Comune di Trieste. La giunta triestina aveva già dato il via libera a maggio all'indicazione del Nereo Rocco come seconda scelta per le partite interne dei rossoblù. Ora che l'impianto è stato promosso a «sede principale», la situazione non cambia. «La richiesta ci è arrivata da poco ma per quel che ci riguarda non ci sono problemi», spiega l'assessore allo Sport Bruno D'Agostino. In realtà anche il "Rocco" non ha il certificato di agibilità. Per fortuna però non ci sarebbe nessun colpo di scena dietro l'angolo: l'amministrazione giuliana sta portando a termine i lavori che consentiranno di ottenere tutti i via libera dalla commissione provinciale di vigilanza. Anche perché nello stesso impianto dovrebbe giocare ai primi di agosto anche l'Udinese, impegnata nei preliminari di Europa League, il cui stadio è in fase di ristrutturazione.
D'Agostino spiega: «Attualmente lo stadio non ha l'agibilità ma contiamo di completare i lavori presto. L'Udinese dovrebbe giocare qui la prima partita l'1 o l'8 agosto. Il Cagliari? La Giunta si è già espressa: ci fa piacere ospitare il Cagliari, su questa povera squadra si è scritto di tutto e di più, capisco in quali condizioni siano i tifosi e non solo. Il Comune si sta occupando di sostituire i seggiolini, le telecamere dell'impianto di sicurezza e aggiornare la segnaletica stradale. Così l'impianto potrà essere utilizzato sia per la Serie A che per le partite europee». L'impianto altrimenti rimarrebbe inutilizzato, visto che a Trieste il calcio che conta, quello professionistico, è destinato a mancare per un bel po': la Triestina, dichiarata fallita nel 2012, è ora in Eccellenza. «Mi fa piacere», conclude D'Agostino, «che lo stadio ospiti il Cagliari e l'Udinese: tener chiuso un impianto così grande e in buone condizioni sarebbe un peccato». ( m. r. )