ZONA FRANCA

 Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, il 24 a Roma davanti a Montecitorio, promette di fare l’appello dei sindaci presenti alla manifestazione per chiedere l’attivazione della zona franca sarda. Per Cristiano Erriu, presidente dell’Anci (l’associazione degli Enti locali) l’iniziativa «ha un vago sapore intimidatorio, e se può avere un suo legittimo scopo elettoralistico, confligge in modo stridente con l’alto ruolo istituzionale affidato alla funzione». «Su un tema delicato come quello delle zone franche - attacca Erriu - Anci Sardegna si è fatta carico in passato di iniziative politiche in grado di unire e non di dividere i sardi». «Cappellacci spieghi in Consiglio - è l’invito del capogruppo del Pd, Giampaolo Diana - attraverso quali azioni si persegue la zona franca e quali vantaggi si otterranno». Diana annuncia la presentazione di una mozione ad hoc in Regione e conclude: «Non abbiamo pregiudizi e non siamo contrari alla zona franca ma ci piacerebbe conoscere anche le ragioni per cui il presidente della Giunta in questi quattro anni di legislatura non si è preoccupato di definire le delimitazioni delle zone franche nei porti sardi». Il capogruppo Pdl, Pietro Pittalis, nel frattempo replica all’Anci: «Erriu aderisca alla battaglia per la zona franca, davanti alla quale non possiamo presentarci divisi». «Erriu non strumentalizzi - taglia corto Edoardo Tocco (Pdl)- e collabori alla causa». Chiude il botta e risposta il governatore Cappellacci: «Ho fatto solo un appello alla responsabilità, senza alcuna sfumatura intimidatoria perché simili dinamiche non appartengono alla mia formazione politica e personale e credo di aver dimostrato di essermi sempre speso per la ricerca di ciò che unisce e non di ciò che divide i sardi».