Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Comune-Regione, prove di dialogo

Fonte: L'Unione Sarda
18 giugno 2013

«Collaborazione e obiettivi comuni» per risolvere i problemi legati ai temi caldi della città

 

Un'ora di confronto tra sindaco e governatore su calcio e Poetto

L'aria serena e le facce sorridenti sono già una notizia: dopo mesi passati a sfidarsi a colpi di comunicati stampa, spesso velenosi (Poetto e l'affaire chioschetti sono un esempio), stupisce vedere Ugo Cappellacci e Massimo Zedda parlare sul patio di Villa Devoto e rilasciare dichiarazioni in cui «collaborazione» e «obiettivi comuni» sono le parole chiave. In un'ora secca di colloquio - dalle 9.30 alle 10.30 - sono stati affrontati tutti i temi importanti per la città. Lo stadio di Sant'Elia, il futuro di Tuvixeddu, la metropolitana leggera, il teatro Lirico, la tassa sui rifiuti e il Piano di utilizzo dei litorali. Una riunione che aprirà la strada ai «tavoli tecnici» in cui i si confronteranno i dirigenti delle due amministrazioni.
STADIO Sul fronte dello stadio Sant'Elia è da registrare l'apertura del sindaco Zedda alla «demolizione e ricostruzione» dell'impianto, ipotesi che finora era stata scartata perché, il concetto è più o meno questo, «non si può abbattere una costruzione iscritta a bilancio per 50 milioni di euro». Ora invece la soluzione viene presa in considerazione, ovviamente «nel rispetto di quello che prevedono le norme» e comunque sarà fondamentale «quello che proporrà il privato», cioè il Cagliari calcio. Questo discorso difficilmente potrà avere applicazione concreta entro l'estate - e dunque prima del termine per le iscrizioni in Serie A - ma è un buon punto di partenza.
PIANO DEL LITORALE La «collaborazione» riguarderà anche il Pul, attualmente impantanato a causa della variante urbanistica che consentirebbe la realizzazione di nuova cubatura sulla spiaggia. Ma la Regione non è d'accordo sulla trasformazione dell'arenile da zona H, cioè massima protezione e nessuna costruzione stabile, a Ghl. Anche lo spostamento dei chioschi, che il Comune vorrebbe più vicini al mare, non sarebbe possibile: il Municipio dovrà trovare una soluzione a questi due punti e modificare il Piano.
TUVIXEDDU Per Tuvixeddu inizierà presto la «co-pianificazione» del colle e potrebbe essere rivisto l'Accordo di programma, per ora rimasto in gran parte lettera morta: in questo caso ovviamente dovrebbero essere coinvolti anche i proprietari delle aree (Nuova iniziative Coimpresa su tutti). Ma durante l'incontro di ieri si è parlato anche - e soprattutto - di soldi: quelli dei finanziamenti per il teatro Lirico, ridotti recentemente; quelli per il completamento della rete di metropolitana leggera, su cui il Comune punta molto.
Michele Ruffi 


Zedda

«Il Sant'Elia
può essere
demolito
e ricostruito»


Quando tornerà al Sant'Elia il Cagliari? «Non lo so, speriamo il prima possibile». Di sicuro, come annuncia il sindaco Massimo Zedda alla fine dell'incontro con Ugo Cappellacci a Villa Devoto, la società rossoblù «ha ripreso il dialogo per ritornare in tempi rapidi nello stadio cagliaritano». Insomma: anche se ora la scadenza più vicina riguarda Is Arenas, il progetto è quello di tornare nel capoluogo quanto prima. Magari già nel prossimo campionato. Zedda ha parlato di un dialogo tra Comune e Cagliari calcio «in vista di una riqualificazione totale dello stadio, che può voler dire sia la ristrutturazione, sia la demolizione e la ricostruzione». E questo è il punto importante: finora l'abbattimento del Sant'Elia non era stato preso in considerazione del sindaco, che ha sempre preferito una «riqualificazione», sulla base di un concorso di idee. Il bando è pronto da mesi e, fanno sapere da Palazzo Bacaredda, non ha subito nessuno stop ma verrà pubblicato dopo l'approvazione del Bilancio.
Degli altri temi caldi, come il Pul e Tuvixeddu, discuteranno i dirigenti dei due enti. E non è un caso che ieri nella sede della presidenza della Regione fossero presenti il direttore generale del Comune Cristina Mancini e il neodirigente della Pianificazione del territorio Salvatore Farci, mentre sul fronte della Regione, oltre al portavoce di Cappellacci Alessandro Serra, c'erano i capi di Gabinetto Ada Lai (presidenza) e Massimiliano Tavolacci (Urbanistica). (m.r.) 


Cappellacci

«Impianto
nuovo
ma ora serve
Quartu»

Si erano lasciati, ai ferri corti, sulla questione dei baretti del Poetto. Ora si ritrovano d'accordo entrambi sul fatto «che sarebbe opportuno che il Cagliari ritornasse a giocare in città», come dice Ugo Cappellacci. Il presidente della Giunta regionale traccia la linea: «Non credo che il problema sia trovare le risorse per realizzare uno stadio. L'importante», semmai, «è trovare volontà per un processo certo, trasparente lineare e un obiettivo condiviso». Il governatore però precisa che nell'immediato è importante riaprire Is Arenas.
A chi ipotizza che l'interessamento alla vicenda dello stadio sia arrivato fuori tempo massimo, il governatore risponde: «Non è una discesa in campo tardiva: sin dalle prime battute, quando si parlava di una soluzione nell'area vasta», cioè nei terreni di Elmas, «gli uffici avevano dato la propria disponibilità e hanno lavorato a questo obiettivo. Poi le cose sono andate diversamente, non per la nostra volontà».
Chi lavora a stretto contatto con il presidente ricorda poi che fu proprio Cappellacci, nel 2009, a dare il via libera alla Giunta Floris per la costruzione di un nuovo stadio per sostituire il Sant'Elia. Ma a parte le dichiarazioni di (buoni) intenti, Regione e Comune hanno in mente due stadi differenti. Palazzo Bacaredda vorrebbe un impianto polifunzionale, con pista d'atletica, mentre da Villa Devoto fanno sapere che questa soluzione è superata e (ormai) poco adatta al calcio. (m.r.)