IL RITROVAMENTO Dopo anni di abbandono ripartito il cantiere nel parcheggio della Regione, ma sono tornati alla luce i resti archeologici, forse romani, ed è intervenuta la Soprintendenza

Cagliari non è Roma, ma la sua storia nascosta ce l’ha. E quando parte un cantiere, in diverse zone della città, il rischio che il passato venga alla luce va sempre contemplato. L’ultimo episodio si è verificato tra via Caprera e viale Trieste. Nascosto in mezzo agli alti palazzi di Stampace c’è un parcheggio della Regione, chiuso da tempo. Dopo mille interruzioni sono ripresi da poco i lavori per la sistemazione del multipiano chiuso da anni. Dopo mesi e mesi di abbandono, tra le lamentele dei residenti, gli operai sono tornati all’opera per sistemare la struttura su cui ha messo gli occhi il Comune. È stato l’assessore al Traffico Mauro Coni a citare l’autosilos di via Caprera come soluzione per portare avanti il progetto di pedonalizzazione del corso Vittorio Emanuele. Ma la gioia dei re- sidenti è durata poco, durante i lavori per la sistemazione dei sottoservizi sono riaffiorati resti archeologici. Immediato lo stop e l’interesse della Soprintendenza ai beni archeologici che sta valutando il ritrovamento. Dovrebbe trattarsi di una tomba di epoca romana e per gli addetti ai lavori non sarebbe una sorpresa. «Tutta quell’area è ricca di ritrovamenti perché è una delle parti più antiche della città - spiega il sovrintendente Marco Minoja - quel parcheggio si trova poco distante dalla villa romana scoperta sotto un palazzo di viale Trieste».La tomba ha interrotto i tanto attesi lavori che erano appena partiti, ora gli esperti cercheranno di far combaciare l’esigenza di posti auto col rispetto della storia di Cagliari. M.Z.