L'idea di Gianfranco Carboni: celebrare il litorale per i suoi 100 anni
 

Le dune e i casotti, le sfilate di moda e i concerti. Ma anche i pranzi “in cricca”, i tormentoni estivi e le piccole trasferte sul litorale in tram. Ne sono successe, al Poetto, in questi suoi primi 100 anni di vita: tanto che qualcuno le vorrebbe raccontare tutte insieme, in tre mesi di celebrazioni. A chi è figlio della Giunta Baccaredda, decisa a trasferire sulla costa est la balneazione e la movida “dei centomila” (abbandonando progressivamente Giorgino, inquinata dagli scarichi della Vinalcool), e a chi è figlio del nuovo millennio, abituato a sentir parlare solo di chioschetti e amianto.
Gianfranco Carboni, ex presidente della Circoscrizione Centro Storico e figlio di Mario, fondatore dei bagni Carboni a Giorgino (ma trattasi di Carboni appartenenti a diverse famiglie), ha ideato quella che a tutti gli effetti vorrebbe diventasse la festa del litorale cagliaritano: “Cento anni di Poetto. Da Giorgino al futuro del litorale”. Così, insieme ad alcuni amici, ha provato a stilare una serie di iniziative culturali, «ma chi di dovere mi pare abbia accolto la mia proposta con sufficienza», commenta Carboni. E lancia un appello ai concittadini: «Chi ha a cuore il Poetto, mi contatti: insieme potremmo festeggiare un bellissimo centenari»".
Come? «Mi piacerebbe realizzare una mostra fotografica che raccontasse un secolo di luoghi e di abitudini dei cagliaritani. Si potrebbe esporre al Lido, per esempio». Altro evento abbozzato è quello di una sorta di installazione notturna, attraverso un telo bianco e un proiettore, in grado di far “risorgere” i casotti sul lungomare attraverso la proiezione di diapositive. Spazio poi alle sfilate coi costumi e gli abiti d'epoca, così come avveniva nei primi stabilimenti balneari, e alla musica, con la trasmissione audio delle canzoni più in voga nelle cento estati cagliaritane. Costo massimo preventivato: 15 mila euro.
Nel programma di Carboni, infine, ci sono i dibattiti sul futuro del Poetto, allettante per alcuni, preoccupante per altri. «Io sto coi preoccupati, perché per il nuovo piano non ci vorranno meno di 5 anni. E nel frattempo? Ajò alla spiaggia di Quartu?».
Michela Seu