Il partito all'attacco sulla gestione del teatro
di Jacopo Norfo
Il Pd di Cagliari lancia una dura critica sulla gestione del teatro Lirico: il sindaco Massimo Zedda e la nuova sovrintendente Crivellenti non starebbero portando risultati concreti non solo nella gestione dei rapporti sindacali, ma neppure sul numero di abbonati e sul rilancio del teatro. Questo al di là dei tagli della Regione. Un comunicato incisivo e particolarmente sferzante, quello appena diffuso dall'intero gruppo Pd del consiglio comunale di Cagliari: "Il Teatro Lirico di Cagliari si trova a tutt’oggi in una situazione di grande incertezza rispetto al proprio futuro, a causa del dissesto finanziario determinato dalle gestioni degli anni passati, con la piena connivenza della vecchia amministrazione comunale, aggravato dalla scelta della Giunta Cappellacci di tagliare il contributo annuale di 3,7 Milioni di Euro. Lo ha fatto per evidenti ragioni di contrapposizione politica con l’amministrazione comunale. Avrebbe infatti potuto agire diversamente, avendo la Giunta regionale tutti gli strumenti per intervenire come e quando vuole, anche per chiedere il rispetto del piano di risanamento e del piano industriale che la Fondazione si è impegnata a consegnare.
Siamo fortemente preoccupati perché riteniamo che il Teatro Lirico sia un patrimonio della Città di Cagliari e dell’intera Sardegna e che da un lato non possa essere sacrificato per interessi elettorali, mentre dall’altro sia necessario sviluppare una più efficace gestione in relazione agli equilibri economici ed alla crescita della produzione artistica.
Proprio in relazione alla gestione del Teatro, nei mesi scorsi il Gruppo del partito Democratico aveva già espresso il suo dissenso, nel metodo e nel merito, rispetto alla scelta del Sovrintendente ed aveva richiesto al Presidente della Fondazione ed al Sovrintendente stesso alcune azioni decisive: il recupero del dialogo corretto e costruttivo con i lavoratori ed i sindacati e con la Regione, la predisposizione in tempi brevi di un piano industriale che prevedesse lo sviluppo di produzioni artistiche di qualità in grado di far crescere la voce di ricavi da botteghino, sviluppando un modello di crescita artistica dei dipendenti. Infine chiedevamo di avviare quanto prima i progetti e le iniziative legate al Parco della musica, definendone al contempo il modello di gestione, di sviluppo e di produzioni artistiche e culturali che saranno in esso realizzate.
Ad oggi dobbiamo registrare che non si vedono ancora risultati su questi punti strategici. In particolare chiediamo obbligo di risultati in termini di abbonati e di biglietti ed incassi da botteghino, numero di rappresentazioni e concerti programmati anche in relazione al mantenimento delle quote del finanziamento del FUS, la programmazione del decentramento, le produzioni e coproduzioni sviluppate in house e le tempistiche di sviluppo dei progetti del Parco della Musica.
Infine, spiace constatare, che a tutt’oggi, non sia stata ripresa la corretta relazione con le organizzazioni sindacali. Ci aspettiamo da parte del Sindaco e del Sovrintendente un impegno, non più derogabile, in questa direzione. Allo stesso tempo dobbiamo evidenziare che le rappresentanze sindacali hanno sbagliato a manifestare il loro malumore e dissenso per i tagli della Regione presso la sede del Comune di Cagliari, mentre non abbiamo visto nessuna analoga manifestazione contro la Giunta Cappellacci, vera responsabile dei tagli dei contributi. Crediamo che sia necessario abbassare il livello di contrapposizione: è un interesse comune. Chiediamo al Presidente, al Sovrintendente e alle Organizzazioni sindacali di ritrovare il senso della responsabilità di un dialogo, per un impegno comune nei confronti della Regione per il pieno ripristino dei contributi previsti.
È urgente segnare una svolta, una forte accelerazione nella direzione di uno sviluppo di lungo periodo, superando una gestione tutta concentrata su una pianificazione che ha avuto sempre il respiro di pochi mesi".