Farris e altri quattro consiglieri attaccano la gestione Zedda del Lirico mentre in Procura è attesa la testimonianza di Maurizio Pietrantonio
CAGLIARI. Un sovrintendente «supplente» da nominare con l’intuitu personae al posto di Marcella Crivellenti, assente dal teatro per maternità. E’ la proposta, certamente provocatoria, contenuta in un ordine del giorno firmato dai consiglieri comunali d’opposizione Giuseppe Farris, Maurizio Porcelli, Stefano Schirru, Edoardo Tocco e Anselmo Piras che finora non è stato discusso nell’assemblea civica. I cinque consiglieri chiedono al sindaco di convocare immediatamente i rappresentanti sindacali del lirico e di liquidare subito il contributo comunale stabilito, prima che la situazione finanziaria della Fondazione raggiunga i livelli di guardia. Alla base dell’iniziativa il rapporto di incomunicabilità tra Massimo Zedda e i lavoratori del teatro e la povertà del cartellone artistico programmato per il 2013 che secondo Farris e gli altri firmatari del documento «è ridotto di quasi il sessanta per cento rispetto a quello messo in scena nel 2011».
E’ chiaro però che a dare vigore all’opposizione è stata la manifestazione di protesta della scorsa settimana, quando un centinaio di lavoratori del lirico si sono presentati davanti al municipio con una maschera da Zedda-Pinocchio sul viso e hanno accusato il sindaco di aver negato, nella sua gestione del teatro e con la nomina della Crivellenti, quella trasparenza di scelte tanto sbandierata nel corso della campagna elettorale e anche con il bando pubblico per l’incarico di sovrintendente, pubblicato e poi del tutto ignorato. Una scelta che ha indotto la Procura a indagare Zedda per falso in atti pubblici e abuso d’ufficio, dalla quale il sindaco si è difeso con forza. Ed è proprio il fronte giudiziario che potrebbe generare qualche novità nel corso delle prossime settimane. L’ex sovrintendente Maurizio Pietrantonio è stato citato a testimoniare per il 22 giugno: dovrà chiarire quali sono stati i canali attraverso cui è stata assunta la Crivellenti nel corso della sua gestione, prima come assistente alla segreteria e poi alla biglietteria. Ma prima di Pietrantonio il pm Giangiacomo Pilia potrebbe sentire anche un altro testimone diretto della vicenda che riguarda l’attuale sovrintendente, sulla quale la Procura intende fare piena luce prima di chiudere l’inchiesta. L’impressione diffusa è che il pm Pilia abbia sostanzialmente abbandonato la pista del falso, mentre abbia preso forza nelle più recenti fasi dell’indagine l’ipotesi di abuso d’ufficio. Una cosa è certa: l’inchiesta è arrivata alle battute finali e potrebbe rivelarsi importante la decisione del Tar sui ricorsi presentati dai candidati alla sovrintendenza esclusi – Angela Spocci e Mauro Meli - e dal consigliere di amministrazione rimosso Giorgio Baggiani. (m.l)