COMUNE. La replica: «Calendario stabilito dai partiti, inoltre dobbiamo risparmiare»
Il capogruppo del Pdl Farris polemizza con il presidente Depau
Il Consiglio è convocato soltanto un giorno alla settimana, martedì, e il capogruppo del Pdl Giuseppe Farris accusa il presidente Ninni Depau di «conduzione partigiana dell'assemblea» e di comprimere «sensibilmente diritti e facoltà dei consiglieri d'opposizione», che in questo modo non sarebbero in grado di discutere le interrogazioni e gli altri documenti in attesa. Farris, in un duro comunicato stampa parla di «nutrito» elenco di atti depositati dai consiglieri, quasi tutti dell'opposizione.
Gli argomenti dunque non mancherebbero, eppure l'Assemblea (com'è già successo altre volte) è stata convocata solo per una seduta, questa settimana. «L'immobilismo palese della Giunta Zedda, dunque, fa ora il paio con quello del Consiglio comunale, la cui attività viene resa marginale per evitare di disturbare il manovratore», dice l'esponente del Pdl, che definisce «muscolare» il modo di agire della maggioranza nella conferenza dei capigruppo, a cui i pidiellini non partecipano «da due mesi», e annuncia di voler ricorrere «a tutti i mezzi offerti dall'ordinamento» per rimediare.
Il presidente Depau spiega: «Il programma delle sedute è stabilito in conferenza dei capigruppo e si è deciso di riunire il Consiglio una sola volta, questa settimana». Depau spiega che la scelta non è stata nemmeno messa ai voti «perché le conferenze si concludono sempre con un accordo generalizzato. Il Pdl l'ultima volta non ha partecipato, ma il resto dell'opposizione c'era. «Qualche settimana fa Porcelli, del Pdl, era presente», dice commentando il comunicato di Farris. «Io fazioso?», continua il presidente: «È la stessa lamentela che spesso mi viene rivolta dalla maggioranza di centrosinistra. Questo è significativo. Mi è sempre stata riconosciuta l'onesta intellettuale, questo è quello che mi preme». Il presidente del Consiglio conclude ricordando che l'assemblea è convocata una sola volta «anche per risparmiare, perché le sedute, non dimentichiamolo, costano». (m. r.)