Comune
Tre ore di dibattito, un fiume di interventi e svariati emendamenti. Alla fine passa con 22 sì, 12 astenuti e un no, ieri in consiglio, l’istituzione della commissione per la qualità architettonica e paesaggio, che manda in soffitta quella edilizia. Cinque professionisti in materia di urbanistica e tutela dell’ambiente, scelti dal sindaco e pagati “a riunione” come ogni consigliere e convocati dal dirigente dell’Edili - zia privata, dovranno dare pareri, non vincolanti, per interventi urbanistici grandi e piccoli, sia privati che pubblici, e su ampliamenti di volumi oltre il venti per cento. Cassato l’emenda - mento presentato da Anselmo Piras, di Ancora per Cagliari, che chiedeva che i professionisti venissero scelti da rose offerte dagli ordini professionali (architetti, geologi e ingegneri). La maggioranza ha scelto un’altra strada. Ci vorranno tuttavia mesi prima che la commissione sia reatà: il documento deve passare al vaglio della Regione, poi tornare tra i banchi di palazzo Bacaredda. «Entro due mesi la commissione darà la sua valutazione, con criteri predefiniti, questa è trasparenza», dice Paolo Frau, assessore comunale all’Urbanistica, «i membri saranno sostituiti ogni volta, per evitare centri di potere». Andrea Scano, Pd e presidente della commissione Urbanistica, spiega che «sarà un organo snello, dovrà esprimersi entro un certo tempo, sennò la pratica andrà avanti comunque ». Critiche da Alessio Mereu (capogruppo Riformatori), vicepresidente della commissione Urbanistica: «Sembra un organo privo di legittimazione professionale, i giudizi potrebbero venire contestati da chi ne ha diritto ». Parla anche il sindaco Massimo Zedda: «La commissione edilizia in alcuni casi era lenta, siamo impegnati nel velocizzare le pratiche dell’edilizia privata » . P. R.