Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sant'Elia è sempre il piano B

Fonte: L'Unione Sarda
11 giugno 2013


Depositati i risultati dell'accertamento tecnico preventivo
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C'è un piano A, che resta sempre Is Arenas, e un piano B che punta sul Sant'Elia. Il piano C nessuno lo vuole prendere in considerazione, perché sarebbe un allontanamento obbligato dall'Isola. Nelle scorse settimane c'è stato un riavvicinamento tra l'amministrazione Zedda e i vertici del Cagliari calcio, dopo la brusca rottura dell'aprile dell'anno scorso, con il trasferimento a Trieste. Poi, dopo due incontro definiti cordiali dalle parti, si è arrivati ad un comunicato congiunto in cui si spiegava che «i tecnici del Comune di Cagliari e della società rossoblù hanno convenuto sul fatto che la soluzione temporanea proposta dal Comune che avrebbe riportato la squadra a giocare allo stadio Sant'Elia già a partire dalla prossima stagione (l'assessore Luisa Anna Marras aveva dichiarato in un'intervista al nostro giornale che si poteva fare, ndc.) non sia allo stato percorribile nei termini ipotizzati anche per i costi necessari».
Ma tra vedere e non vedere, i contatti non si sono interrotti, il dialogo prosegue, l'obiettivo Sant'Elia resta, se non per i prossimi mesi, sicuramente per i prossimi anni, quando scadrà la convenzione con il Comune di Quartu, che comunque potrebbe essere allungata.
Ipotesi ce ne sono tante, recenti e del passato: c'è il concorso di idee annunciato dal primo cittadino ma contestatissimo da Riformatori e Udc per la lunghezza delle procedure. Ci sono la demolizione e la ricostruzione proposte dal Cagliari calcio, ribadite di recente. Eccetera. Nel frattempo bisogna risolvere le vicende giudiziarie tra Comune e Cagliari calcio. Una (al primo grado di giudizio) nella quale il club è stato condannato a pagare oltre due milioni di euro (l'amministrazione ha congelato per questo i diritti Sky). Nell'altra, il Cagliari chiede al Comune 25 milioni di euro come rimborso per lavori di manutenzione. I risultati dell'Accertamento tecnico preventivo sono appena stati depositati in tribunale. La parola passa alla controparte. (cr. co.)