Viabilità

La pedonalizzazione estiva del corso Vittorio Emanuele viene discussa oggi (insieme alla proroga della Ztl nel lungomare del Poetto) dalla commissione Trasporti, presieduta da Guido Portoghese (Pd). Sui sette chilometri e mezzo marini vietati alle auto mancano ancora dei riscontri sufficienti per poter dire se i cittadini apprezzano, o meno, l’antipasto del Poetto del futuro. In pieno centro storico, invece, il corso “liberato” è già stato sonoramente bocciato da una fetta consistente di commercianti e proprietari di ristoranti. C’è addirittura chi ha promesso di scaraventare sopra le scrivanie degli assessori al Traffico e Attività produttive (Mauro Coni e Barbara Argiolas) molti fogli di carta con sopra tante firme di residenti e commercianti contrari alla strada pedonale. Già in una riunione svolta poco più di due mesi fa, i due esponenti della giunta Zedda, nel proporre il corso Vittorio interamente pedonale sette giorni su sette avevano vissuto una contestazione, tanto pacifica quanto decisa. Nello storico bar Oblomow, infatti, numerose erano state le voci contrarie al corso senza neanche una marmitta in giro. «La strada è in condizioni pietose, l’il - luminazione è antidiluviana, nessun cittadino o turista passeggerebbe qui, l’anno scorso è stato un flop. Il Comune, prima di pedonalizzare il corso, deve riparare marciapiedi e illuminazione e garantire aree di parcheggio vicine che oggi non esistono. Solo così la via potrà essere resa appetibile e frequentata», questo il senso del ragionamento espresso da un bel po’ di negozianti e abitanti. Nell’estate 2012 è utile ricordare che il corso Vittorio è stato pedonale solo nei fine settimana. Quest’anno, invece, il Comune starebbe pensando di estendere il “di - vieto” a ogni giorno della settimana. P. R.