Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Tiana: «Parcheggi? Sì, ma senza toccare le mura della città»

Fonte: La Nuova Sardegna
10 giugno 2013


 

 

CAGLIARI. Parco-parcheggio di via del Cammino Nuovo? Sì, ma a patto che non si tocchino roccia e storia. Il benestare al progetto, giardino più posteggio per trecento auto, tra Stampace e Castello, è stato ribadito ieri mattina da Legambiente al termine della Giornata della città murata, una mattinata di visite guidate tra le fortificazioni della città terminate con una conferenza stampa alla Cittadella dei musei. Gli ambientalisti insomma sono d'accordo con le motivazioni che hanno portato all'elaborazione del piano, ma chiedono attenzione durante gli interventi di realizzazione dell'opera: gli interventi, per l'associazione ecologista, potranno riguardare la terra da riporto, ma non la "pietra". «Anche la passeggiata di stamattina con gli esperti- ha detto Vincenzo Tiana, presidente regionale di Legambiente- di stamattina ha rafforzato le nostre convinzioni: i lavori devono riguardare solo la terra da riporto perchè la roccia con le mura che la sovrastano sono un bene architettonico e identitario da rispettare e salvaguardare». Il messaggio era stato già lanciato a palazzo Viceregio durante la conferenza "Cagliari alla riscoperta della città murata". «Riteniamo infatti che l’intervento nell’area delle mura occidentali di Castello- spiega in una nota Legambiente- si debba configurare come un grande progetto di recupero della cinta muraria, prioritariamente orientato alla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico?monumentale e identitario della città e debba altresì costituire un’occasione per rilanciare la conoscenza sull’evoluzione storica e sul valore monumentale del quartiere e delle sue fortificazioni». L'associazione ora mira al riconoscimento internazionale di Cagliari "città murata" nel 2016. La data non è scelta a caso: richiama l'anno dell'insediamento dei Pisani, nel 1216, nella zona dell'attuale quartiere di Castello. Ma bisogna tenere presente che ci sono ancora dei no al piano: uno su tutti quello di Italia Nostra.

Stefano Ambu