Esperti a confronto
di Federica Lai
Istituzioni e giuristi per parlare della violenza sulle donne. Violenza verbale, psicologica e spesso fisica. “Femminicidio: una legislazione da adeguare?”. Questo il titolo del convegno di oggi a Cagliari, nel Palazzo Vice Regio, organizzato dalla commissione provinciale Pari opportunità. Un dibattito tra istituzioni e esperti del diritto, sulla delicata tematica della violenza sulle donne, di cui, purtroppo, sempre più spesso si sente parlare. Sono infatti 14 mila le donne italiane, che nel 2012, hanno chiesto aiuto a seguito di una violenza familiare ed extrafamiliare.
Presenti al convegno, Cristina Ornano, magistrato del Tribunale di Cagliari, Rosanna Mura, avvocato, Giovanna Cocco, della commissione provinciale Pari opportunità, Alessandra Meloni, ispettore della Polizia di stato. Ma anche l’europarlamentare Francesca Barracciu: “Per sconfiggere il femminicidio – ha spiegato durante il convegno - e' necessaria una nuova mobilitazione delle coscienze, della cultura e delle Istituzioni, perché c'è il rischio di un ritorno al passato. E non bastano le buone leggi, che pure in Italia ci sono e che vanno perfezionate, ma soprattutto attuate".
Erano presenti anche, in rappresentanza del Comune di Cagliari, l’assessore alle Politiche sociali, Susanna Orrù. E l’assessore al Personale, Luisa Sassu, promotrice del movimento “Se non ora quando?”, nato il 13 febbraio 2011 per affermare la dignità della donna. “E’ necessario – ha sottolineato l’assessore Sassu – non affidare solo alle norme penali il contrasto della violenza e del femmincidio, pur sapendo che le sanzioni possono avere un effetto deterrente e che possono concorrere ad affermare il disvalore sociale e morale della violenza. Sicuramente –ha proseguito l’esponente della Giunta Zedda - i casi di violenza sono ‘usciti dal silenzio’: se ne parla di più e ciò determina una maggiore consapevolezza del fenomeno, un incoraggiamento a denunciare le violenze subite. Tuttavia, non si può ignorare il fatto che i casi di violenza stanno diventando numerosi e che troppo spesso, ormai, la violenza giunge alle estreme conseguenze togliendo la vita alle donne. In questa materia difficile e drammaticamente seria, pesano molto la cultura, l'educazione, il contesto familiare e sociale. Tutte le istituzioni – ha concluso Luisa Sassu - ciascuna con le proprie competenze e le proprie risorse, possono fare molto se agiscono in modo integrato, se creano una rete che che permetta di massimizzare i risultati: prevenzione, protezione, assistenza, accoglienza, sicurezza, cura”.
Intanto nei giorni scorsi la Giunta comunale di Cagliari, su proposta dell’assessore alle Pari opportunità, Paola Piras, ha approvato una delibera con la quale aderisce al progetto "365 giorni NO": una iniziativa diretta alla affermazione della cultura, che intende contrastare il fenomeno della violenza.