LA MANIFESTAZIONE. In duecento hanno sfilato tra i palazzi delle istituzioni di via Roma e piazza Yenne
Scontro sfiorato con La Destra: «I cagliaritani abbiano le stesse possibilità»
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La risposta della comunità rom non si è fatta aspettare. A pochi giorni dal blitz del movimento di destra “Lotta Studentesca” contro i fondi destinati dal Comune all'istruzione delle famiglie nomadi, gli abitanti dei campi rom del Cagliaritano hanno organizzato ieri pomeriggio una contro-manifestazione per dire no a qualsiasi forma di razzismo e intolleranza.
All'appello lanciato dall'associazione rom Dosta hanno risposto numerose associazioni e quasi duecento persone: partenza da via del Collegio per attraversare le strade del centro, passando anche sotto i “palazzi del potere” di via Roma: Consiglio Regionale e Municipio.
«In tanti parlano di noi rom, ma pochi ci conoscono veramente - dice Ratko “Boban” Halilovic - sappiamo di avere tanti doveri da osservare, ma ci spettano anche dei diritti, come quello allo studio. L'istruzione è un mezzo indispensabile per raggiungere una piena integrazione sociale».
Tra i manifestanti erano presenti numerosi esponenti di Consiglio e Giunta comunale, ma ha spiccato anche un'assenza importante: quella del sindaco Zedda. Il primo cittadino, che si è tanto speso in questi due anni di consiliatura a favore dei diritti delle minoranze etniche, non ha partecipato al corteo.
E proprio a sindaco e amministrazione comunale si appellano gli esponenti de La Destra che da ieri pomeriggio in piazza Matteotti, davanti a Palazzo Baccaredda, hanno allestito un gazebo per chiedere, tramite una raccolta firme, l'emanazione di un nuovo regolamento sulle Consulte e la formazione di organi di rappresentanza ufficiali per giovani, genitori e lavoratori. «Identica a quella già istituita per gli immigrati e gli apolidi - tiene a precisare Daniele Caruso, segretario provinciale de La Destra - chiediamo per i cagliaritani le stesse possibilità che sono state concesse ai cittadini stranieri».
Alla fine il temuto incontro-scontro tra corteo antirazzista e presidio non c'è stato. Gli agenti della Digos hanno preferito infatti deviare all'ultimo momento il percorso per ragioni di ordine pubblico. La manifestazione si è così conclusa in piazza Yenne con il comizio finale.
Luca Mascia