Cagliari
Dopo anni di conferenze di servizi e pareri si sblocca la pratica presentata dall’imprenditore Giampiero Solinas. La strada a bambini e sportivi ora, dopo l’ok del Consiglio comunale a una proroga della convenzione datata 2006, sembra spianata
Andrea Deidda
Al Terrapieno campi di calcetto e un punto ristoro: sette anni di burocrazia, ora il via libera. Il Consiglio comunale proroga la concessione alla New Point che dal 2005 cerca di realizzare un impianto sportivo: “Uno spazio verde nel centro storico”.
In viale Regina Elena, sul tetto del multipiano Apcoa, verrà costruito un impianto sportivo. Dopo sette anni di conferenze di servizi e pareri si sblocca la pratica presentata dall’imprenditore Giampiero Solinas. La strada a bambini e sportivi ora, dopo l’ok del Consiglio comunale a una proroga della convenzione datata 2006, sembra spianata.
La vicenda inizia a ottobre del 2005 quando il Consiglio comunale concede lo spazio sopra i parcheggi Apcoa di viale Regina Elena all’associazione New Point S. Giovanni per la realizzazione e gestione di due campi di calcetto e un campo polivalente, spogliatoi e un centro ristoro. Lo scopo era quello di cercare di valorizzare il luogo, già dal dopoguerra utilizzato come spazio aperto in cui giocavano i più piccoli e attualmente invece preda di writer. Così a maggio 2006 una convenzione tra Comune e società stabilisce la durata della concessione: 15 anni, fino al 17 maggio 2021.
Poi il blocco. Lo stop arriva quando il titolare della New Point intraprende la trafila per acquisire pareri, nulla osta e autorizzazioni amministrative: “le procedure - recitano le carte - si sono rivelate particolarmente complesse per la localizzazione dell’area, inserita all’interno del centro storico cittadino e per il coinvolgimento di molteplici autorità competenti alla tutela del paesaggio, tenute a esprimere pareri vincolanti sulla realizzazione delle opere”. In proposito una data è emblematica: luglio 2012. E’ in questo mese che, a distanza di sei anni, arriva il via libera dal Suap (Sportello Unico per le Attività Produttive). Meglio tardi che mai, è il caso di dirlo. Ma nel frattempo le spese lievitano: “Le modifiche al progetto hanno fatto aumentare i costi che sono passati da 200 mila a 900 mila circa” fa sapere il presidente della commissione Sport, Francesca Ghirra(Sel).
Nonostante ciò, a distanza di un anno dalla comunicazione positiva del Suap, la New Point lo scorso 24 maggio torna alla carica e chiede al Comune una proroga della convenzione in modo da poter partecipare a un bando pubblico, previsto dal “decreto sviluppo”, che finanzia gli impianti sportivi. Il resto è storia di oggi: il Consiglio comunale, approvando una delibera, proroga fino al 2033 la concessione e dà in questo modo il tempo utile alla realizzazione delle opere. Che al termine del contratto torneranno nella proprietà della città. “Si tratta di un atto dovuto e inoltre consentirà di avere un nuovo spazio verde nel centro storico” conclude Ghirra. Sarà la volta buona?