Is Mirrionis. Movimentata assemblea ieri pomeriggio nella sede della Circoscrizione tre
I commercianti del mercato di via Quirra chiedono aiuto
Ieri assemblea degli operatori economici del mercato di via Quirra. Proteste per gli ambulanti abusivi e la carenza di parcheggi.
Cresce la rabbia degli operatori del mercato di via Quirra. Le scarse risorse destinate dal Comune, i progetti di riqualificazione mai andati in porto e, soprattutto, la nuova offensiva degli ambulanti abusivi hanno contribuito a riscaldare, nelle ultime settimane, un clima già da tempo rovente. E i venditori, stritolati tra la crisi economica e la concorrenza sleale, ieri sera, durante una riunione della commissione Attività produttive della Circoscrizione 3, hanno minacciato di alzare il tono della loro protesta pur di ricevere un po' di attenzione.
I COMMERCIANTI «Siamo il secondo mercato della città e veniamo trattati come persone di serie C», si lamenta Antonio Lai, commerciante di prodotti ortofrutticoli. «Sono spariti i parcheggi, le strade vengono continuamente aperte per lavori e poi c'è il problema degli abusivi: si parcheggiano dove vogliono, vendono di tutto e ci portano via un sacco di clienti. Così non possiamo andare avanti». Gli operatori del mercato che prendono la parola sollevano tutti gli stessi problemi: l'inadeguatezza delle strutture, la scarsità delle iniziative di promozione e soprattutto l'assenza di provvedimenti contro gli ambulanti che non sono in regola, con la scusa di non compromettere l'ordine pubblico.
CRISI Alcuni venditori dichiarano di non riuscire più a pagare ogni mese i canoni di locazione per i box. C'entra la crisi economica, naturalmente, ma l'impressione è che si sentano soli a combattere una battaglia più grande di loro. «Perché ogni volta che piove restiamo senza corrente per ore? Perché ad agosto siamo senza l'aria condizionata? Perché non c'è un ascensore per far salire al primo piano i clienti disabili?», si chiede Davide Pingiori, gestore di un box di salumi. «I problemi di via Quirra sono tanti e devono essere affrontati tutti in una volta. Bisogna però che alle discussioni ci siamo tutti, mentre vedo che una parte dei venditori preferisce stare a casa e farsi i fatti suoi». Effettivamente molte sedie, nella sede della circoscrizione, restano vuote. I presenti, però, sono agguerriti e disposti a tutto per far sì che qualcuno affronti la loro situazione. «Troppe famiglie stanno rischiando il posto di lavoro», denunciano in coro. «È arrivato il momento di lottare per difendere con i denti i nostri diritti, finché qualcuno in Comune non ascolterà le nostre ragioni».
LORENZO MANUNZA
26/11/2008