POETTO IN ALTO MARE
nOra che l’Anticiclone africano è in arrivo sarà da verificare se poi è vero che sarà stessa spiaggia e stesso mare. Se i cagliaritani sono pronti alla prova costume, il Poetto no. La paura è di doversi portare il frigo da casa mentre i chioschi sradicati dalla sabbia giacciono sgangherati all’ippodromo. Addirittura che l’interrogazione presentata da Maurizio Porcelli (Pdl) che parla dei bagnini fantasma perché senza più risorse, sia fondata e allora niente più “baywatch”. E poi l’amianto come il prezzemolo e soprattutto l’eterno rudere, l’ex ospedale Marino, che in questa estate sperava d diventare una spa per tutti e un centro di riabilitazione per anziani dal portafoglio paffuto (la fama della nuova struttura nel nord Europa precede la sua esistenza). In tutto questo il presupposto è che la sabbia sia considerata bella accettabile, insomma, l’ultimo dei pensieri.
CHIOSCHI IN ARRIVO Fresca è l’interrogazione presentata in consiglio comunale da Paolo Casu. Che estate sarà mai al Poetto? La risposta dell’assessore Paolo Frau è andata a esaurire la questione “chioschetti ”. «La prossima settimana - ha detto l’assessore all’urbanistica - ci sarà la prima di una serie di conferenze di servizi per avere nuove autorizzazioni per i montaggi dei chioscho. Partiremo nel rimetterne in piedi un primo numero», poi a catena verranno tutti gli altri». Insomma almeno l’acqua e i panini secondo il Comune sarebbero garantiti. «Non sarà un estate con il Poetto sguarnito - assicura - e si è gia provveduto allo smontaggio dei volumi e e gli operatori non dovranno smontare la piattaforma in legno perché non è considerata abuso edilizio». Operazione che è invece avvenuta su qualche base, giusto pochi giorni fa. Gli operatori dei chioschi che in questi giorni stanno smontanto quindi tra qualche giorno rimonteranno. Nella stranezza delle disposizioni si accasa la speranza di Casu: «Mi auguro che per una volta per tutta il caso sia chiuso». Fosse il solo, ma non lo è. Sempre in comune Maurizio Porcelli (Pdl) ha annunciato con una certa preoccupazione che «i bagnini non sarebbero previsti». Se i cartelli che avvisano di un Poetto non sorvegliato sono presenti da tempo, il servizio stavolta potrebbe mancare davvero. «Mi risulta che l’assessore al personale abbia tagliato le risorse che vanno a colpire il servizio dei bagnini», ha detto Porcelli. La risposta dell’assessore al personale, Luisa Sassu, è stata chiara: ci saranno da metà giugno. Ma secondo Porcelli per far questo bisognerebbe trovare prima le risorse e poi modificare il bilancio. Insomma, anche questa questione resta sospesa. Come quella del vecchio ospedale Marino che aspetta da due mesi la conferenza di servizi in Regione. Il comune qui aveva fatto il suo dovere modificando una variante, ora la risposta deve arrivare dai vertici sardi. «Tra qualche giorno la Regione farà la conferenza dei servizi e se tutto va bene inizieremo i lavori prima dell'estate. L'obiettivo è che sia tutto pronto entrò la bella stagione del prossimo anno» aveva detto Mario Bigazzi, presidente della Prosperius specializzato nella realizzazione di strutture per il recupero della disabilità. Che adesso aspetta che la sua opera venga messa in calendario dalla Regione, dopo aver atteso sei anni tra burocrazia e adattamento del progetto alle nuove leggi. Nella speranza che non ne cambino altre non resta che aspettare, sarà un’altra estare col rudere in spiaggia. Chi sperava nelle pulizie nel terreno antistante per l’inizio dei lavori resterà deluso, sarà uno spazio per cani.
Virgina Saba